Contestazione, presenze(?) inattese e lotta play off. A Bari si vive una situazione surreale

A due giornate dalla fine della stagione regolare in casa Bari si vive una situazione che ha del surreale. Con la squadra in piena corsa per un posto nei play off infatti l'atmosfera attorno al club non è quella che ci si aspetterebbe, soprattutto dopo che nella passata stagione si sfiorò il dramma con la salvezza ai play out: da un lato c'è la contestazione della tifoseria, dall'altra voci, smentite, di un intervento 'esterno' che certo non farà piacere alla piazza pugliese da sempre critica nei confronti della (doppia) proprietà della famiglia De Laurentiis.
Nella mattinata di ieri infatti ha fatto molto rumore la notizia che nel post gara di domenica nello spogliatoio, al fianco del presidente Luigi De Laurentiis, ci fosse anche il fratello Edoardo che non ricopre ruoli nel club pugliese, ma è vice presidente del Napoli (l'altro club di famiglia). Ma non solo perché il minore dei figli di Aurelio avrebbe anche tenuto una dura reprimenda nei confronti della squadra il cui succo veniva sintetizzato in “Datevi una regolata, bisogna dare di più altrimenti poi succede che con prestazioni cosi basse la gente creda che siamo noi a non voler andare ai play off. E non dimenticate che mio fratello Luigi è costretto a vivere sotto scorta”. Una ricostruzione smentita seccamente dalla società con una nota apparsa poche ore dopo che la notizia ha preso a circolare.
Una notizia, che nonostante la smentita, rischia di esacerbare ulteriormente gli animi già accesi all'interno della tifoseria e della piazza sfociati nell'aggressione all'esterno dello stadio di domenica scorsa. Un episodio che non è riconducibile alla tifoseria organizzata – che ne ha preso le distanze condannandolo con un comunicato ufficiale – ma che è un segnale della forte tensione che si vive nella piazza. Le indagini hanno portato all'arresto di tre persone fra cui colui che, in un primo momento, sembrava la vittima di un pestaggio avvenuto davanti agli occhi del figlio a seguito di una discussione legata alla volontà di recuperare lo zainetto lasciato sugli spalti al momento della decisione di lasciare la Curva Nord per protesta. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti però l'uomo sarebbe stato responsabile di una precedente lite in cui avrebbe sferrato un pugno a un altro tifoso, a cui ha fatto seguito l'aggressione ripresa dai telefonini il cui video è diventato in breve tempo virale.
Non il clima migliore per la squadra di Moreno Longo per provare a difendere l'ottava piazza e giocarsi le proprie chance di promozione nei play off.
