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Venezia in rampa di lancio. Pomini: "Puntare in alto: sarebbe stupido accontentarsi"

ESCLUSIVA TMW - Venezia in rampa di lancio. Pomini: "Puntare in alto: sarebbe stupido accontentarsi"TUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
martedì 23 marzo 2021, 13:04Serie B
di Claudia Marrone

L'infortunio di Luca Lezzerini ha chiaramente cambiato le gerarchie tra i pali del Venezia, passati nelle sapienti mani dell'esperto Alberto Pomini, che da ormai 10 gare sta difendendo la porta dei lagunari. Indubbiamente una delle squadre più in forma del campionato di Serie B.
Da inizio stagione stabili nei piani alti, gli arancioneroverdi hanno dato una buona sterzata al loro percorso dopo il roboante successo centrato in casa del Monza (1-4 il finale di partita), che ha consentito alla truppa di mister Zanetti di arrivare alla sosta da quinti in classifica e con 49 punti.
Di tutto questo, il classe '81 ne ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.

La giornata perfetta, quella di Monza: a mente fredda, come la descriveresti?
"Da portiere, sarebbe stata perfetta se fosse finita 0-4, senza il gol subito! Però, a parte tutto, la partita è andata subito nel verso giusto, l'abbiamo indirizzata a nostro favore ed è stato poi più facile gestirla. Credo comunque che di buone prestazioni se ne siano fatte tante, anche quando magari i risultati non ci hanno premiato, la vittoria in Brianza è stata la conseguenza".

Ora la pausa Nazionale: dopo questa iniezione di entusiasmo, era forse meglio giocare subito?
"L'entusiasmo non lo perderemo, alla fine il nostro campionato è stato molto positivo, non è solo la gara di Monza a sorriderci. Ma la pausa serviva, c'è bisogno di recuperare, soprattutto per coloro che hanno giocato molto: il riposo è importante per il fisico e la mente. Da mercoledì riprenderemo poi piano piano il ritmo per le otto gare che restano da qui alla fine del campionato".

Gare che ti vedranno protagonista: come è stato riassaporare il campo da titolare?
"Tornare in campo è stato bello, ma sono molto dispiaciuto per Lezzerini, che stimo tantissimo: quando si è infortunato non ho mai pensato che era arrivata la mia occasione, è stato molto di più il rammarico per lui. Quando sono arrivato a Venezia sapevo che avrei fatto il secondo, ma mi sono messo a disposizione, accettando serenamente le scelte: a 40 anni ho la maturità per farlo, so quando devo spingere sull'acceleratore e quando mi devo fermare. Ora è il momento di spingere, e sono qui per dimostrarlo, qualche soddisfazione me la voglio ancora togliere: finché fisico e testa me lo consentono vado avanti".

Quindi se il Venezia proponesse un rinnovo la risposta tua sarebbe un "si"? Non pare ci sia l'intenzione di smettere...
"Smettere? Assolutamente no. E' un po' il discorso che faccio per la squadra: sarebbe stupido accontentarsi ora e non puntare in alto. Nel mio caso sarebbe stupido dire basta. E sarei molto felice di rinnovare con il club, qua sto bene non solo calcisticamente ma anche umanamente, cosa di non poco conto, e riesco a esprimermi al meglio anche come persona: il campo è un più. Spero si possa davvero proseguire".

Non accontentarsi, a livello di squadra, vorrebbe dire almeno il secondo posto?
"Dobbiamo proseguire guardando di partita in partita, senza l'ansia della classifica: ho detto che non è giusto accontentarsi, ed è vero, ma non è neppure giusto fare i conti. Stando troppo dietro ai numeri si perde poi l'indirizzo del campo. Dobbiamo solo tenere viva la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti".

E tu adesso puoi giocartela anche i giovani sui social, hai aperto un profilo Instagram!
"(Ride, ndr) In realtà è stata la Football Services, l'agenzia che mi segue, a convincermi... non ci capisco molto di social, mi insegneranno i ragazzi!"

Equo scambio, tu porti esperienza e loro la tecnologia! Ma come vanno gestiti i social, specie in questo delicato momento?
"Per quanto vadano presi per una sorta di gioco, fanno comunque parte dell'immagine di una persona, è una sorta di gestione parallela, e sono da gestire con la testa, senza farsi comunque troppo condizionare da cosa magari si può leggere o vedere. Se ne deve cogliere l'aspetto positivo, perché per certe dinamiche possono anche essere una specie di valore aggiunto".

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