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…con Rino Foschi

…con Rino Foschi TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 26 giugno 2021, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Italia completa, centrocampo tra i migliori d’Europa. Volevo Pessina a Palermo. Quando Verratti poteva essere del Padova. Fiorentina, Italiano top per un progetto. Io pronto a rientrare anche domani”

“Un’Italia del genere, così completa con un gruppo di gente così seria e che guarda anche al futuro non la vedevo da tanti anni. Potrebbe essere la sorpresa dell’Europeo, ma stiamo zitti… e affrontiamo l’Europeo con un basso profilo”. Così a TuttoMercatoWeb Rino Foschi, direttore sportivo di lungo corso, ex tra le altre di Hellas Verona e Palermo.

Manca il fuoriclasse, il singolo…
“Si fa fatica a parlare dei singoli e anche a capire dove possa essere carente questa squadra. Ad esempio un centrocampo così, di grande qualità e gamba, non si vedeva da tempo”.

Jorginho sembra indispensabile.
“Si, ma non dimentichiamoci di Spinazzola, Locatelli, Barella. Abbiamo uno dei migliori reparti d’Europa. È stato creato un grande gruppo, non era facile. Dieci e lode a Mancini”.

È protagonista anche Pessina, che lei aveva trattato pochi anni fa. Proprio come Jorginho…
“Pessina lo volevo al Palermo. Ma c’era da aspettare, così l’Atalanta intanto ci diede Haas. Per quanto riguarda Jorginho, l’anno della cessione di Dybala alla Juventus mi chiamò Zamparini dicendomi che il Napoli offriva tanti soldi e in cambio voleva darci proprio il centrocampista che oggi è al Chelsea… gli dissi che era da prendere subito. Ma poi siamo andati avanti con la Juventus”.

Aveva trattato anche Verratti…
“Lo volevo fortemente al Padova. Giocava da mezzala offensiva, entrò in una partita nel secondo tempo e mi impressionò. Andai da Sebastiani e gli chiesi se per caso fosse intenzionato venderlo. Pattuimmo anche la cifra della vendita: due milioni. Poi il mio presidente disse che la vice presidente non lo riteneva un giocatore interessante”.

Il Torino rischia di perdere Sirigu.
“Sarebbe una grande perdita. Conosco sia Sirigu che la piazza dove sono stato sfortunato. Probabilmente Salvatore soffre la piazza e vorrebbe cambiare aria. Peccato, i granata hanno tra le mani un portiere molto importante. Credo però che si siano create troppe chiacchiere. Torino è una piazza un po’ difficile”.

Caos a Firenze, dove si tratta Italiano ma la situazione non è semplice.
“È una situazione attorno alla quale c’è poca chiarezza. Se Italiano andasse alla Fiorentina sarebbe un valore aggiunto. Non nell’immediato, ma in ottica futura e per creare un progetto”.

E lei, direttore?
“Sarei pronto a tornare in pista anche domani. Però uno guarda la carta d’identità e si spaventa. Ma Zeman ad esempio andrà al Foggia, ho fatto i complimenti al segretario generale Francavilla per il colpo. Io sono più che pronto, se capita l’occasione bene. Altrimenti faccio lo spettatore”.

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