5 luglio 1984, Maradona viene presentato dal Napoli. In un San Paolo che ruggisce

Giovedì 5 luglio 1984 è una data storica. Per il Napoli calcio, ma anche per la Serie A in generale. Perché in Campania sbarca, come un divo hollywoodiano (o forse di più), il giocatore più forte del Mondo. Diego Armando Maradona veste la casacca azzurra, dopo un blitz di Ferlaino a Barcellona nell'ultimo giorno di mercato, il 30 giugno, qualche giorno prima. Le strade sono praticamente tutte bloccate, perché arriva il Pibe de Oro, comprato dal Barça per la mirabolante cifra di 13 miliardi di lire dopo circa un mese di contrattazioni feroci. Ed eccolo lì, con i riccioli al vento e l'idea di cambiare la storia della città.
Lo stadio San Paolo è pieno di tifosi, ma anche di curiosi, accorsi per vedere Maradona. Prima però c'è una questione formale, cioè l'intervista in conferenza stampa. Poi le scalette, come in un video che è stato visto da chiunque segua il calcio da qualche tempo. Entra Maradona e lo stadio diventa catino bollente. "Buonasera, napoletani. Io sono molto felice di essere con voi" sono le prime parole del campione, prima di prendere il pallone, palleggiare e calciare altissimo, di sinistro, a campanile. Il primo biglietto da visita con migliaia di persone che avevano appena speso circa mille lire per entrare e vedere il Divo in mezzo al centrocampo.
Sono le 18.30 e Diego Armando Maradona viene presentato alla città. L'affetto e il calore di Napoli gli entra dentro sin da subito, visto il boato all'uscita delle scalette. Questo capitava 39 anni fa, con la città che diventa, di fatto, un luogo festante. Come per gli Scudetti, del resto. Quasi ovunque c'è l'effigie di Maradona, anche sui calzini. Due canzoni vengono registrate per il Pibe, l'inno a Maradona e il tango di Maradona. Ci sono quelle vere a seimila lire e quelle finte a quattro.
