Morte Maradona, il processo di San isidro dichiarato nullo per colpa di un giudice

La Terza Corte Penale di San Isidro ha annullato il processo in corso per accertare le cause della morte di Diego Armando Maradona e le responsabilità dello staff medico che accudì il Pibe de Oro negli ultimi giorni di vita. La decisione è stata presa dopo la rimozione del giudice Julieta Makintach, che è stata interrogata in merito alla sua partecipazione a un documentario sul caso. Pertanto, il procedimento giudiziario dovrà ricominciare da zero.
La sentenza è stata annunciata dai giudici Maximiliano Savarino e Verónica Di Tommaso nel corso di un'udienza alla quale hanno partecipato Dalma, Gianinna e Jana Maradona, oltre a Verónica Ojeda e i sette imputati. Il giudice Savarino ha giustificato la nullità dell'udienza sostenendo che il giudice ricusato "non è intervenuto imparzialmente" e che la sua condotta ha arrecato danno sia alle parti accusatrici sia alla difesa. Di Tommaso ha aggiunto con forza: "C'è una persona che ha sbagliato e dovrà continuare a dare spiegazioni, ma non è la Giustizia. La giustizia non è macchiata".
Il processo è iniziato l'11 marzo e, ad oggi, si sono tenute 21 udienze con oltre 40 testimoni. La nullità implica che tutte le istanze dovranno essere ripetute presso un nuovo tribunale, che sarà designato a breve dalla Camera di appello e garanzia penale di San Isidro. La Corte Suprema di Buenos Aires, intanto, ha deciso di sospendere la giudice Julieta Makintach per 90 giorni, dopo che è stato scoperto il suo legame con la produzione di una miniserie documentaristica sul processo. Secondo fonti giudiziarie, questa partecipazione ha seriamente compromesso la sua imparzialità nel processo.
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