Di Maria minacciato, costretto a dire no al Rosario Central: arrestato un ultrà del Newell's

Angel Di Maria minacciato, ci sono dei risvolti. Uno dei principali sospettati delle minacce rivolte all'attaccante del Benfica ed ex Juventus è stato arrestato questo mercoledì in Argentina con l'accusa di tentato omicidio, secondo quanto ripreso dal quotidiano portoghese A Bola. La Polizia Investigativa ha fermato, nella zona sud di Rosario, un uomo di 33 anni, membro del gruppo ultras più radicale del Newell's Old Boys e sospettato di essere coinvolto nelle intimidazioni contro la famiglia del Fideo, che un anno fa avevano fatto sfumare la possibilità di un suo ritorno nel paese.
Durante una perquisizione effettuata in una casa situata in via Arijón 1800, è stato rintracciato Antonio Sebastián, soprannominato "Chinchu" o "Chinchulín", su cui pendeva un mandato di cattura dal mese di gennaio. Secondo l’indagine delle Forze dell'Ordine, il sospettato agiva agli ordini del capo del gruppo narcotrafficante 'Los Monos'. I procuratori Adrián Spelta, Franco Carbone e Luis Schiappa Pietra avevano emesso il mandato d’arresto quattro mesi fa, nell’ambito di un’indagine della Procura argentina che ha come principale indagato Alejandro Rengo Ficcadenti, noto per essere stato accusato di aver inviato minacce alla famiglia del calciatore quando il suo nome era stato associato a un possibile trasferimento al Rosario Central.
Antonio Sebastián è accusato di essere l’esecutore materiale della banda guidata da Ficcadenti e di aver partecipato agli attacchi armati da quest’ultimo ordinati. Secondo il procuratore Pablo Socca, le minacce facevano parte di una strategia per contendersi il controllo della tifoseria organizzata del Newell's. I presunti mandanti (il 43enne Sergio Gabriel Di Vanni e il 30enne Alejandro Nicolás Ficcadenti) sono stati arrestati poco dopo la prima intervista rilasciata da Angel Di Maria in seguito al suo rifiuto dell’offerta del Rosario Central.
