Longoria: "Cessione Rabiot dolorosa, ma bisogna prendere decisioni per il bene collettivo"

Il presidente dell’Olympique Marsiglia, Pablo Longoria, ha parlato a La Provence alla vigilia della prima sfida di Champions contro il Real Madrid, tornando sulla cessione di Adrien Rabiot e Jonathan Rowe dopo la rissa nello spogliatoio a Rennes un mese fa: "È stato un momento complicato", ha ammesso. "Separarsi dal miglior giocatore della squadra, che ci ha dato tanto la scorsa stagione… non cambio idea su Adrien, ma il calcio non è uno sport individuale ma collettivo. Bisogna prendere decisioni per il bene del collettivo".
La lite, avvenuta dopo la sconfitta per 1-0 contro il Rennes, ha spinto la dirigenza a mettere entrambi i giocatori sul mercato: Rowe è finito al Bologna, Rabiot al Milan. Longoria ha sottolineato la gravità dell’episodio: "Non ero presente, ma mai avevo visto dei giocatori uscire dallo spogliatoio con il volto completamente stravolto. Nella vita non bisogna mai rimpiangere quando si prendono decisioni forti e convinte". Nonostante le voci su possibili motivazioni economiche legate all’indennizzo di trasferimento di 10 milioni per Rabiot, il presidente ha chiarito: "Il club è completamente vittima della situazione. Quale squadra sostituirebbe il suo miglior giocatore alla fine del mercato per 10 milioni? Non avrebbe senso".
Longoria ha poi aggiunto che il comportamento di Rabiot ha costretto il club a modificare i piani di mercato: "L’idea iniziale era di trattenerlo, ma quando accade un episodio del genere devi fare in modo che la rosa sia la più competitiva possibile per affrontare la Champions. Non sono solo partite in più, è anche un consumo mentale enorme. La competitività tra i giocatori ci farà crescere".

