Polemica per la festa dei 18 anni di Yamal. Il padre: "Ha il diritto di godersi la vita"

Non si placa la polemica attorno a Lamine Yamal, finito nel mirino per i dettagli emersi sulla festa del suo 18º compleanno. Dopo le critiche piovute sul giovane talento del Barcellona, è intervenuto suo padre, Mounir Nasraoui, per prendere le sue difese in un’intervista rilasciata a Europa Press: "È un ragazzo giovane. La gente dovrebbe capire che ha appena compiuto 18 anni e ha anche lui diritto a godersi un po’ la vita", ha spiegato il padre del calciatore. "Sappiamo tutti che è un professionista, ma è anche un figlio, un amico, un ragazzo come tanti altri. Ha i suoi genitori accanto, che lo seguono e lo educano. Grazie a Dio per tutto questo".
La questione ha assunto toni piuttosto pesanti, con voci istituzionali che hanno ipotizzato una denuncia formale per la presenza di alcune persone affette da nanismo. Nasraoui, però, ha ribattuto con fermezza: "Se avesse fatto qualcosa di male, sarei il primo a rimproverarlo. Ma non ha fatto nulla. Se qualcuno pensa il contrario, che vada alla polizia. Ma non succederà nulla, perché mio figlio non ha fatto nulla di sbagliato".
Yamal, che vestirà la maglia numero 10 appartenuta a Messi, è sotto i riflettori non solo per le sue doti in campo ma anche per la pressione mediatica che accompagna ogni suo passo. "La gente parla troppo. Mio figlio sta facendo le cose per bene, e chi critica spesso lo fa solo per invidia", ha concluso il padre.
