Rodrygo, malumori al Real: l'entourage incontra il presidente, Xabi Alonso la chiave

"Grazie a tutti per i messaggi e le preoccupazioni. Tornerò presto, smettetela di creare cose". Così Rodrygo, esterno offensivo del Real Madrid, è tornato a parlare dopo settimane di rumors che lo darebbero sul piede di partenza e in rotta con il club. Eppure secondo le informazioni riportate da ESPN, il brasiliano di 24 anni non vorrebbe più giocare fuori ruolo con la maglia blanca, dovendosi adattare alla fascia destra perché a sinistra staziona Vinicius.
Inoltre Rodrygo non gioca da due partite ed è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti nella sconfitta per 4-3 nel Clásico contro il Barcellona. Il motivo? Carlo Ancelotti ha dichiarato che "non era al 100%", e ha lasciato anzitempo l’allenamento di martedì a causa di un problema muscolare. Va specificato che in stagione il giocatore classe 2001 ha avuto il suo spazio (30 presenze in campionato e 12 in Champions), ma ha sempre agito sulla destra, mentre Vinícius e Mbappé sono stati preferiti nelle loro posizioni naturali.
Secondo ESPN, i rappresentanti di Rodrygo hanno avuto dei colloqui con il presidente del Real, Florentino Perez, per esprimere l’insoddisfazione del giocatore per il ruolo assegnatogli. Il brasiliano non vorrebbe lasciare Madrid (ha un contratto fino al 2028) e anche il numero uno della Casa Blanca non intende lasciarlo partire, come precisato in questi incontri ma per l'entourage del giocatore è importante sapere che piani avrà il nuovo tecnico Xabi Alonso per lui. Solo a quel punto prenderà una decisione sul suo futuro.
Le ultime parole di Carlo Ancelotti a riguardo
L'allenatore del Real Madrid è intervenuto proprio ieri a proposito dei rumors di mercato su Rodrygo: "Molte speculazioni, tutti gli vogliono particolarmente bene. Ha avuto uno stato febbrile la scorsa settimana che non gli ha permesso di allenarsi bene né di tornare al suo livello migliore. Oggi ha avuto un fastidio muscolare a una gamba che dobbiamo valutare. Il giocatore non è al meglio dopo lo stato febbrile. Il giocatore vuole giocare, aiutare la squadra e mostrare la sua qualità. È un po’ deluso, ma niente di più. Tutto ciò che capita a un calciatore infortunato che non può aiutare la squadra".
