L'Inter è a Monaco ma la testa è in Italia, tra i fattacci in curva (senza rimborso) e il ko di Lukaku

Ultima curva nella fase a gironi di Champions League, senza alcun rischio di schiantarsi. L'Inter, del resto, il traguardo l'ha già tagliato e di scalare una posizione non ha alcuna possibilità: quella dell'Allianz Arena sarà una passerella di gala, per i nerazzurri e per il Bayern Monaco già certo del primo posto nel gruppo della morte. Una sfida nella quale l'unico vero pericolo è l'imbarcata, per tutelarsi dalla quale Inzaghi farà sì dei cambi, ma senza stravolgere troppo la formazione tipo. Al suo fianco, sente aria di casa Robin Gosens, che non polemizza sul poco spazio a disposizione: "Devo accettare che la squadra stia facendo bene senza di me - ha detto in conferenza stampa - e che Dimarco stia facendo molto bene".
La testa è in Italia. Dove rimane anche Romelu Lukaku: il nuovo ko del centravanti belga non è grave, ma lo porta a essere out sia contro il Bayern Monaco che contro la Juve. "Non ci voleva - spiega Inzaghi - speriamo di riaverlo prima della sosta". Aspettando la Juve, pensieri e parole vanno ancora a quanto accaduto contro la Sampdoria: l'Inter ha preso le distanze dal comportamento della sua tifoseria organizzata. Non è molto e non è poco, è tutto quello che succederà: la società, anche per questioni tecniche, non procederà a un risarcimento del biglietto ai tifosi che non hanno potuto seguire la seconda metà della gara contro i blucerchiati.
