L'Inter può diventare campione d'Italia di... lunedì: il derby si giocherà il 22 aprile

Milan-Inter non è mai una partita come le altre, a maggior ragione se può valere uno Scudetto. Il derby di ritorno in questa stagione è particolarmente atteso dai nerazzurri perché alla 33^ giornata di Serie A potrebbe assegnare il titolo. Qualora infatti la squadra di Simone Inzaghi esca da quello scontro con un vantaggio superiore ai 12 punti sarebbe campione d'Italia. Il match era inizialmente in programma per domenica 21 aprile, ma domani arriverà l'ufficialità dello spostamento a lunedì 22.
Questo avverrà perché il Milan il giovedì precedente sarà impegnato nel ritorno di Europa League all'Olimpico contro la Roma e non vuole avere due impegni troppo ravvicinati. La stessa identica richiesta è stata formulata dai giallorossi, che dovrebbero invece sfidare il Bologna in casa la domenica.
Il tema del calendario ha fatto discutere già altre volte e così TeleLombardia ha interpellato Andrea Butti, tra i responsabili della gestione dello stesso: "Vado alla sostanza: cito fatti e date. Primo, le prime tre partite del campionato: L'Inter ne gioca 3 in 15 giorni, il Milan 3 in 11. Secondo, nelle prime dieci giornate il Milan affronta tutte le grandi, l'Inter solo il Milan e la Roma. Terzo, si gioca Borussia-Milan in Champions il mercoledì, fuoricasa, poi c'è Genoa-Milan sabato sera, ancora fuoricasa. Non è successo a nessuna delle altre tre che giocavano in Champions. Il calendario lo fa un algoritmo, molto avanzato tecnologicamente. Noi diamo una serie di input e in Italia su 380 partite di Serie A ci sono 342 concomitanze. 342 eventi che impediscono a una partita di giocarsi in un determinato luogo e in una determinata data. C'è poca flessibilità di movimento in tante occasioni, anche in base alle esigenze televisive: spesso Sky o Dazn vogliono mettere le partite più interessanti nei loro slot migliori in base agli ascolti. Noi quando abbiamo lanciato all'algoritmo le indicazioni abbiamo segnalato le esigenze delle 8 squadre coinvolte in Europa. Quindi se è capitato al Milan e all'Inter mai è solo per la situazione contigente di quelle partite, con chi si giocava e dove, ogni volta è legato a non avere le stesse squadre sempre agli stessi orari".
