Antonio Conte e l'obiettivo per il 2021: essere il valore aggiunto dell'Inter

Cosa dobbiamo aspettarci dall'Inter di Antonio Conte nell'anno che è appena iniziato? La sfera di cristallo, purtroppo, non ce l'abbiamo. Ma alcuni ragionamenti in merito, con buone certezze e cognizioni di causa, possiamo comunque farli. Il primo parte inevitabilmente dalla classifica. L'Inter è lì, ad un tiro di schioppo dal Milan capolista. L'Europa poi, quella che sorregge le finanze dei top club e che l'Inter ha prematuramente (e mestamente) salutato. Non proprio un motivo di vanto, ma adesso le energie fisiche e mentali potranno essere canalizzate tutte verso l'impegno della domenica. E per una squadra come l'Inter, con la sua forza e con la sua rosa, è certamente un vantaggio. C'è poi il fattore Juventus. La "dittatura" di successi bianconeri degli ultimi anni, mai come quest'anno, può essere messa in discussione. In fondo non capita spesso che i bianconeri siano a 9-10 punti dalla vetta con un terzo di stagione abbondante già in archivio. Se non ora quando, insomma?
Il fattore Antonio Conte - La storia recente del tecnico parla chiaro. Alla Juventus ha vinto, al Chelsea ha vinto. Con la Nazionale no, ma il grande lavoro e gli ottimi risultati sul campo sono ancora nelle menti di tutti. Con l'Inter, invece, non è ancora arrivato alcun trionfo. La scorsa stagione c'è andata vicina, col secondo posto in campionato e la finale di Europa League. Quest'anno, dopo un mercato imponente in cui la società ha assecondato in tutto e per tutto le esigenze dell'allenatore (Kolarov, Hakimi, Darmian, Vidal...), è giusto credere ad un passo in avanti dal punto di vista dei risultati. La traduzione è probabilmente superflua, visto che è evidente come si possano migliorari due secondi posti. Vidal lo ha detto chiaramente, testa allo Scudetto, mentre la società ha preferito mantenere un low profile vedendosi ancora come "non favorita". E proprio qui deve intervenire Conte: non era favorito neanche alla Juventus (arrivò dopo anni particolarmente bui) o al Chelsea, ma negli sfavori si è esaltato e ha guidato brillantemente i suoi gruppi al successo. Cosa che ancora non è riuscito a fare all'Inter. E se il primo anno ci si poteva accontentare della medaglia d'argento, ora è il momento di provare a vincere il jackpot. Gli elementi, soprattutto tecnici, ci sono tutti. E proprio per questo sembra davvero arrivato il momento di gettare il cuore oltre l'ostacolo e provare a dare (ancora) qualcosa in più alla sua Inter.
