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Sì, Sergio Ramos ha ragione. Ma è probabile che la Juventus e CR7 si diano un'altra chance

Sì, Sergio Ramos ha ragione. Ma è probabile che la Juventus e CR7 si diano un'altra chanceTUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 12 marzo 2021, 14:53Il corsivo
di Simone Bernabei

“Sia il Real Madrid che Ronaldo hanno perso, quando Cristiano ha lasciato il club”. Una sintesi e forse non una traduzione letterale, ma il senso delle parole delle scorse ore di Sergio Ramos è proprio questo. Nel 2018, dopo la finale di Champions vinta contro il Liverpool, CR7 fece capire la propria intenzione. Lasciare i Blancos con la valigia stracarica di trofei. Una scelta forte, incomprensibile per qualcuno. Ma il portoghese, sul campo, si era ampiamente guadagnato il diritto di scegliere il proprio futuro. E così è stato, mica come Messi a Barcellona. La Juventus fiutò la fattibilità dell’affare e affondò il colpo, il resto è storia più o meno nota. Con Ronaldo che ha guidato la squadra di Allegri prima e di Sarri poi al successo in Serie A, ma pure alla figuraccia in Champions. Ovvero la competizione che il portoghese doveva facilitare, trasformandola d’un tratto da sogno a obiettivo. Il campo però, capita spesso, non è in linea con le aspettative. Anche perché Ajax, Lione e Porto non erano d’accordo con le ambizioni bianconere, da qui le due eliminazioni agli ottavi e una ai quarti, per il Cristiano Ronaldo juventino. Un fallimento, per uno come lui che di Champions vive e che la Champions arricchisce. Ma tant’è, la storia non si può cambiare. Per questo, col senno di poi, Sergio Ramos aveva ragione. Dal giorno del suo addio al Santiago Bernabeu CR7 non ha più dominato in Champions. E il Real Madrid neppure. Quindi sì, non fa una piega: l’addio di Ronaldo al Real Madrid non ha fatto bene a nessuno dei due.

Prima Champions madridista dopo 5 anni A ben vedere, però, l’idillio perfetto veicolo per i successi internazionali non è nato fin da subito. Anzi. CR7 sbarcò nel pianeta Blancos nel 2009. E qualche successo arrivò. Ma la prima Champions League, motivo d’accusa e polemica oggi alla Juventus, Ronaldo la alzò al cielo addirittura al termine della quinta stagione. Poi ne sono arrivate altre 3, d’accordo. Ma per i primi 5 anni a Madrid, CR7 si è dovuto accontentare di veder esultare gli altri. E alla Juventus è alla fine solo del terzo anno. Cosa succederà in futuro? Difficile dirlo oggi. Le possibilità che CR7 possa compiere (almeno) un quinquennio anche in bianconero rasentano lo zero. Servirebbe un rinnovo, nel caso. Ma pensare ad un Ronaldo ancora un altro anno a Torino non è affatto sbagliato. Per diversi motivi. Su tutti il contratto, in vigore anche per il prossimo anno. La Juventus poi, per venderlo senza fare minusvalenza, dovrebbe incassare una trentina scarsa di milioni di euro. Soldi a cui l’eventuale acquirente dovrebbe aggiungere, immaginiamo, un contratto da almeno due anni. Che al lordo costerebbe non meno di 100 milioni di euro. Più commissioni e spese varie. Insomma, comprare il 36enne Cristiano a giugno presupporrebbe un investimento da almeno 150 milioni di euro. Cifre che oggi sono alte anche per il calcio, vista la contrazione finanziaria dettata dalla pandemia. Per questo, chissà, magari il prossimo anno CR7 e la Juventus potrebbero riprovarci, insieme. E magari anticipare pure di un anno la vittoria della prima Champions rispetto ai tempi del Real Madrid.

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