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Mondiale per club, spariti i messaggi anti-razzismo: polemica con la FIFA

Mondiale per club, spariti i messaggi anti-razzismo: polemica con la FIFATUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 5 luglio 2025, 16:45Mondiale per Club
di Ivan Cardia

L’assenza di messaggi contro il razzismo e gli altri tipi di discriminazione resta un tema, mentre il Mondiale per club si avvicina alla conclusione. Il 16 giugno, The Athletic aveva riportato che, negli stati che ospitano la nuova competizione della FIFA, non venivano mostrati video, cartelli o materiali di marketing che facciano riferimento a slogan anti-razzismo e anti-discriminazione, nonostante tali contenuti promozionali siano stati sviluppati in vista del torneo. Il successivo 18 giugno, in occasione della Giornata Internazionale per il Contrasto ai Discorsi d’Odio, la FIFA aveva trasmesso i messaggi, ma non è stato replicato durante il resto della competizione.

La confederazione calcistica mondiale porta comunque avanti battaglie contro la discriminazione. Per esempio, a inizio settimana, i tifosi sugli spalti della sfida tra Monterrey e Borussia Dortmund sono stati avvertiti che la partita poteva essere sospesa dopo che erano stati sentiti ripetuti cori omofobi durante il secondo tempo. La partita si è conclusa prima che venissero presi ulteriori provvedimenti. Non ci sono stati annunci da parte della FIFA negli stadi che spiegassero i protocolli anti-razzismo dell’organizzazione o il suo “gesto universale contro il razzismo”, introdotto nel settembre dello scorso anno e che sarebbe dovuto essere applicato a tutte le competizioni.

Il comportamento della FIFA segnala un rischio per i diritti umani, specie in vista dei Mondiali del 2026, che si terranno anche in Messico e Canada oltre che negli Stati Uniti, secondo una coalizione di 15 gruppi per i diritti umani. La Dignity 2026 Coalition — tramite Human Rights Watch, membro fondatore — ha dichiarato che la FIFA dovrebbe spiegare il perché di questo comportamento, e soprattutto riprendere la trasmissione dei messaggi antirazzismo. Come del resto era accaduto nei Mondiali femminili del 2023 in Oceania o in quelli maschili del 2022 in Qatar. La coalizione Dignity 2026 comprende 15 gruppi nazionali per i diritti umani, sindacati e reti di lavoratori, insieme a tifosi, organizzazioni di atleti e gruppi per i diritti dei migranti, che rappresentano gli interessi delle comunità colpite in vista della Coppa del Mondo maschile dell’estate prossima. La decisione della FIFA di non trasmettere tali messaggi per il torneo di quest’estate è stata descritta come un “passo indietro inspiegabile e imperdonabile” da Minky Worden, direttrice delle iniziative globali presso Human Rights Watch.

In una dichiarazione rilasciata a The Athletic, un portavoce della FIFA non ha spiegato perché abbia ridotto i propri messaggi durante il torneo in corso negli Stati Uniti, se i club partecipanti siano stati consultati sulla questione o se gli slogan torneranno per la Coppa del Mondo maschile 2026, che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada: “La FIFA mantiene una posizione ferma di tolleranza zero contro tutte le forme di discriminazione e razzismo. Questo impegno è stato recentemente rafforzato tramite l’approvazione unanime da parte del Consiglio FIFA del Codice Disciplinare FIFA rivisto, che introduce nuove misure per combattere gli abusi razzisti — tra cui l’aumento delle sanzioni minime per gli episodi razzisti e maggiori multe finanziarie, come debitamente comunicato al 75° Congresso FIFA tenutosi ad Asuncion nel maggio 2025.” La FIFA ha inoltre affermato che la sua procedura anti-discriminazione in tre fasi è in vigore nel caso si verifichino episodi, aggiungendo che è disponibile un servizio di protezione per i social media destinato a giocatori e ufficiali di gara, che aiuta a nascondere gli abusi sui loro canali social.

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