Qatar 2022, l'ultimo Mondiale che può consacrare Neymar. Col record di Pelè a un passo

Quello di Qatar 2022 sarà il terzo Mondiale di Neymar. E con ogni probabilità, l'ultimo. Parola dello stesso attaccante, che nel corso di un'intervista concessa un anno fa ammise: "Non so se avrò più la forza mentale per affrontare il calcio ad alto livello". Del resto è sul giocatore più forte e mediatico che i fari sono puntati, da ormai troppi anni. Capitato suo malgrado nel fiore del dualismo Messi-Cristiano Ronaldo, Neymar si è trovato a spendere una carriera da "terzo incomodo" senza uscirne più. Colpa di quella bacheca che a livello internazionale anche a livello di club è troppo scarna per la sua grandezza. La Champions del 2015, poi grandi delusioni. Soprattutto al Paris Saint-Germain dove aveva la possibilità di scappare dall'ombra di Messi, trovando invece la stella nascente Mbappé. A livello nazionale se nei Mondiali in casa poteva contare di una squadra oggettivamente non all'altezza delle ambizioni, il flop quattro anni dopo contro il Belgio è stata la grande occasione persa.

IL RECORD DI PELÈ A UN PASSO - In Qatar "O Ney" ha la possibilità di diventare il più grande marcatore di tutti i tempi, rompendo un record che dura da oltre cinquant'anni: 75 le reti realizzate con la Seleçao contro le 77 di Pelé. Arrivare in fondo al torneo lo porterebbe anche a potersi piazzare al secondo posto come giocatore più presente, con il record Roberto Carlos e Dani Alves alla portata.

TRASCINATORE NELLE QUALIFICAZIONI - Alla qualificazione al Mondiale del Brasile (22 su 22, unica nazionale), Neymar ha avuto un ruolo chiave, segnando 8 reti e permettendo ai verdeoro di staccare il biglietto a novembre. Questo Brasile, rispetto alle edizioni del 2014 e del 2018 sembra più completo, un mix di elementi di esperienza in difesa e a centrocampo e giovani fenomeni davanti, con Neymar unico trentenne. Proprio alla sua esperienza il Brasile si aggrappa, per tornare a vincere un Mondiale che manca da 20 anni. Poi, ci sarà tempo di passare il testimone a Vinicius.