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Lukaku a La Gazzetta dello Sport: "La nostra vittoria figlia di sudore e sacrifico"

Lukaku a La Gazzetta dello Sport: "La nostra vittoria figlia di sudore e sacrifico"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 1 giugno 2021, 07:43Rassegna stampa
di Alessandro Tedeschi

"La nostra vittoria figlia di sudore e sacrifico", titola La Gazzetta dello Sport ad una lunga intervista a Romelu Lukaku. Prima domanda sulla musica, un porto sicuro per Lukaku: "È un modo per tenere connesso me stesso con le difficoltà che ho passato nella mia esistenza, con tutto il mio vissuto. È importantissima: non solo un hobby, ma una parte di me". E l'incontro con Jay-Z: "Ha avuto un significato grandissimo perché io ho sempre ascoltato la sua musica. Quando l’ho conosciuto, ho visto il suo atteggiamento: sapeva davvero chi fossi e mi ha insegnato come stare al top, come diventare un vincente. Ricordo quando mi ha detto: “Se davvero pensi che l’Inter sia lo step da fare per vincere, fallo”. Durante il primo anno io e i miei compagni siamo arrivati a un passo dal successo, ma nell’ultima stagione ce l’abbiamo fatta con duro lavoro, pazienza , sudore e sacrificio. Proprio la via che Jay mi aveva indicato".

Poi una battuta sulla differenza tra il suono di San Siro e quello di una canzone che cambia la vita: "Segnare un gol è la sensazione più bella del mondo dopo quella che ho provato quando è nato mio figlio. Per il resto, io volevo conoscere solo poche persone selezionate nella mia vita. Una di queste era Kobe Bryant, riposi in pace! E l’altra era proprio Jay-Z: quando per la prima volta mi sono trovato a parlare con lui, di vita e non solo di lavoro, c’era anche Dj Khaled: era come un sogno che si avverava. Adesso spero che, pandemia permettendo, venga a Milano a vedermi segnare a San Siro".

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