Atalanta-Juventus, la finale: Gasp resta, ma il suo futuro è legato a quello di Pirlo

Antonio Percassi l'ha più volte ripetuto. "Gasperini resta all'Atalanta". Anzi, l'idea è quella di lavorare al rinnovo ulteriore per il tecnico, autore di tre qualificazioni consecutive alla Champions League, dopo due in Europa League. L'allenatore è quindi un punto fisso per il futuro nerazzurro. Lui stesso ha detto più volte di non avere l'intenzione di lasciare Bergamo, finché c'è la possibilità di crescere ulteriormente. Anche perché poche piazze sono migliori, attualmente: all'Inter c'è già stato (e Conte è intoccabile) con risultati rivedibili. Il Milan rischia di non qualificarsi alla Champions, il Napoli ci ha già più volte provato in passato ma alla fine non è arrivato il matrimonio.
RIMANE LA JUVENTUS - Così l'unica big italiana a potersi muovere con forza su Gasp è proprio quella che affronta questa sera. Ha già allenato la Primavera, è un profilo che più volte è stato accostato ma senza grossa forza. Difficile pensare a un allenatore migliore di Gasperini nell'ultimo lustro, eccezion fatta per i trofei vinti (e vinti quasi sempre dalla Juve). Certo è che la settimana è decisiva anche per Andrea Pirlo: potrebbe rimanere anche uscendo dalla corsa Champions e bucando la Coppa Italia? Difficile crederlo. Così c'è solo la Juve come ostacolo per la permanenza del tecnico a Bergamo. Stranamente è lo stesso di questa sera, in questo atto finale che i bergamaschi non vincono da 58 anni.
