Gianfelice Facchetti: "Inter, sono ottimista. Chi sarà decisivo? Punto su Taremi"

Gianfelice Facchetti, figlio della leggenda dell'Inter, Giacinto, ha raccontato la sua personalissima marcia d'avvicinamento alla finale di Champions League di sabato che vedrà i nerazzurri affrontare il PSG all'Allianz Arena di Monaco di Baviera:
"Ho preferito condividere la partita vinta a Madrid con mio figlio che era nato pochi mesi prima - spiega attraverso le colonne de Il Giorno -. Ero a casa anche durante la finale persa a Istanbul. Privilegio le persone con cui guardare la partita al dover essere a tutti i costi allo stadio. Abbiamo eliminato due colossi come Bayern e Barcellona e quest’anno in Champions l’Inter ha giocato bene. Peraltro io ho seguito il ritorno con il Barcellona in una situazione particolare. Ero in scena a teatro con lo spettacolo su Árpád Weisz. Mi ha aggiornato del risultato parziale, 2-0, una signora a fine spettacolo: si chiama Facchetti ma è juventina. La parte finale della partita, invece, l’ho seguita in macchina tornando a casa. Quando ho acceso la radio, il Barcellona ha segnato il 3-2. Poi ecco il 3-3. A quel punto ho spento la radio. E del 4-3 dell’Inter mi ha informato mia moglie con un messaggio sul cellulare. Ho riacceso la radio per seguire l’ultimo minuto. Ascoltando Repice su Radio Rai".
Spazio, infine, anche ad un pronostico per il match: "Ottimista. Una partita secca dà più possibilità, anche se si parte sfavoriti. Contro il City ce la siamo giocata fino all’ultimo. Non si è visto il divario con gli inglesi annunciato alla vigilia. Chi sarà decisivo? Taremi. Ormai recuperato. L’avversario che teme di più? Hakimi. L’ex".
