L’alternanza sulle fasce una risorsa per la Juve: Allegri può scegliere a seconda dell’avversario

Lunedì di riposo e martedì sul rettangolo verde, con una doppia seduta di allenamento alla Continassa, per la Juventus che si è ritrovata agli ordini di Massimiliano Allegri. Stesso programma anche per la giornata di oggi, con la sessione del mattino aperta, su invito, anche a tifosi e media. Grande abbondanza tra le fila bianconere, compresa l’ampia scelta sulle fasce che sta fornendo alternative di gara in gara al tecnico livornese.
La coppia made in USA sulla destra.
Weston McKennie può essere considerata la vera sorpresa, seppur fosse già una vecchia conoscenza, di quest’avvio di stagione per la Juventus. Dopo il rientro dal prestito al Leeds, col riscatto degli inglesi saltato dopo la retrocessione in Championship, il classe 1998 ha fatto rapidamente cambiare idea allo staff tecnico che, inizialmente nei dialoghi con la dirigenza, l’aveva inserito nella lista degli esuberi. Ora è una risorsa di Allegri sull’out destro (fisico e solido) alla pari dell’unico acquisto estivo Timothy Weah (più di gamba). A seconda della partita e delle caratteristiche dell’avversario, Madama può disporre di due interpreti con abilità diverse fra loro consapevoli di dover lottare ogni singolo allenamento per rubare il posto al rivale.
In tre a sinistra, ognuno diverso dall’altro.
Stesso discorso, anzi ancor più trafficato, sulla corsia di sinistra. Sono in tre a giocarsi costantemente il posto sulla fascia mancina del 3-5-2 di stampo juventino: Andrea Cambiaso, Filip Kostic e Samuel Iling-Junior. 186 minuti (2 volte titolare) per il primo finora, 130 il secondo (2 volte dall’inizio) e 44 minuti per il terzo (sempre subentrato). Complicato stabilire delle gerarchie anche per questo lato del campo con la certezza che Max Allegri ha in mano tre calciatori diversi fra loro e, anche in questo caso, rappresentanti di soluzioni tecniche e tattiche differenti. L’italiano più di palleggio, il serbo abile nel dare ampiezza, l’inglese il più imprevedibile negli ultimi metri di campo. Tante opzioni, dall’inizio o dalla panchina, nel mazzo del tecnico livornese per sparigliare le carte.
