L'Inter fa la voce grossa col Bologna: prima goleada stagionale, a San Siro il 2022 finisce sul 6-1

Inter batte Bologna 6-1.

La prima goleada della stagione, la prima rimonta in questo campionato. L'Inter risponde al ko contro la Juventus facendo quello che gli è sempre riuscito finora, cioè battere le medio-piccole, con un risultato rotondo: a San Siro contro il Bologna, in una serata iniziata con le traballanti spiegazioni della Curva sui fatti di Inter-Samp, finisce 6-1. Game, set, match impreziosito dalla doppietta di Dimarco e dal gran gol di Dzeko. Un finale non scontato, se si considera che a partire forte erano stati i rossoblù del grande ex Thiago Motta: dopo un avvio shock per i nerazzurri - in maglia gialla - la marcatura che ha aperto le danze è stata quella, fortuita ma meritata, di Lykogiannis. Come se alla squadra di Simone Inzaghi servisse uno schiaffo per tornare sulla Terra, da lì in poi è stato uno show dei padroni di casa: la girata aerea del Cigno di Sarajevo ha rimesso subito in parità la partita, lo show del numero 32 e il ritorno al gol di Lautaro hanno fatto il resto. Si ferma così il buon momento dei felsinei, che tornano a perdere dopo tre vittorie consecutive. Quanto ai padroni di casa, la reazione è arrivata ma adesso servirà la prova del nove: grande con le piccole e piccola con le grandi, l'Inter di questa annata lo è sempre stata. Con l'Atalanta è una gara da non sbagliare, l'ennesima, per chiudere bene il 2022. Quello a San Siro, almeno, è finito con una gran partita.

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Le scelte iniziali: il turnover sta a zero per Inzaghi. Un solo cambio nelle fila nerazzurre: torna titolare Bastoni, in difesa con Skriniar e Acerbi. Il Bologna risponde con Barrow e Orsolini a supporto di Arnautovic.

Eurogol, risse e ribaltoni. Ti aspetti l'Inter, parte il Bologna: a partire forte sono i rossoblù, con Barrow e Arnautovic che spaventano subito Onana. Il camerunese se la cava, alla terza occasione gli ospiti passano: Orsolini tira, Lykogiannis devia alla Inzaghi (Pippo) vantaggio bolognese. E la doccia fredda che serviva all'Inter: tempo cinque minuti e, su un cross di Dumfries, Dzeko s'inventa una girata aerea lontana parente di quella di Zidane in finale di Champions. Un gioiello che lancia la rimonta, la prima "vera" in questo campionato dell'Inter: il vantaggio è firmato Dimarco, su punizione. Fallo - molto dubbio - di Lucumì su Lautaro al limite dell'area felsinea, ne nasce una rissa sedata con le salomoniche ammonizioni di Medel e Lautaro. Della battuta si occupa il numero 32, che a giro sul primo palo firma il 2-1. Neanche il tempo di riprendersi, che il Bologna incassa anche il raddoppio interista: al 43' Calhanoglu batte teso un corner, Lautaro sul primo palo si gira e offre il drink caldo che negli spogliatoi lui e compagni sorseggiano sul rassicurante risultato di 3-1.

Game, set, match. Il secondo tempo inizia con i due cambi di Thiago Motta, che toglie gli ammoniti Lucumì e Medel, ma soprattutto con il poker nerazzurro. Doppietta per Federico Dimarco, la prima in Serie A per il laterale cresciuto nel settore giovanile nerazzurro e ormai diventato un fattore nella stagione di Inzaghi. Visti i paragoni importanti fatti in precedenza, un gol alla Robben per certi versi. Ma l'Inter non si ferma qui: all'ora di gioco Dzeko cerca ancora gloria e Sosa para. Colombo non ravvisa il penalty nell'immediato, ma lo attende dopo check al VAR. Lautaro lascia il rigore a Calhanoglu, che trova la seconda segnatura in questo campionato di Serie A. Da qui in poi, Inzaghi pensa ufficialmente all'Atalanta, con cinque cambi nel giro di dieci minuti, così come del resto Thiago Motta. Il matchpoint, ma si parla di tennis ormai, lo mette a segno Gosens su pregevole assist di Dzeko, che nel frattempo si mangia un paio di gol tanto per sporcare una prova da incorniciare. Fortuna sua che la partita sia finita da un bel pezzo.

INTER-BOLOGNA 6-1
(26' Dzeko, 36' e 49' Dimarco, 43' Lautaro, 60' Calhanoglu, 76' Gosens; 22' Lykogiannis)