Lazio, c’è Casale: dalle discussioni al suo acquisto. Giallo Muriqi, oggi nuovi controlli

A gennaio è stato motivo della spaccatura, netta e mai ricomposta del tutto (anche se per il mercato estivo i due si sono venuti incontro), tra Sarri e Tare. Il tecnico voleva Nicolò Casale per rinforzare la difesa, il diesse biancoceleste - anche per i costi elevati dell’operazione con il Verona - gli ha consegnato il 31 gennaio Kamenovic, già stato bocciato dal Comandante in estate: i 45 minuti giocati dal serbo nel girone di ritorno sono però l’evidente testimonianza di come lo staff puntasse poco su di lui. Sei mesi dopo, eccolo, finalmente: Casale giovedì sera è arrivato a Roma, ha cenato al centro e la mattina seguente ha svolto le visite mediche in Paideia. Poi la firma sul contratto e oggi raggiungerà Sarri ad Auronzo per il primo allenamento con la nuova squadra (insieme a Marcos Antonio, Hysaj e Marusic, mentre domani è previsto l’arrivo di Milinkovic).
Ad agitare però la Lazio, che sta chiudendo dopo una lunga trattativa per Romagnoli, è il caso Muriqi. Un giallo, visto che la situazione è avvolta dal mistero. Per il kosovaro, dopo ottimi 6 mesi al Maiorca, era tutto fatto con il Club Brugge per 11.5 milioni di euro. Giovedì l’arrivo in Belgio, ieri poi le visite mediche che hanno cambiato le carte in tavola. Perché i risultati dei test non hanno convinto i medici del club belga, che ha chiesto alla Lazio di cambiare le cifre o la modalità del trasferimento: il prestito però non è un’ipotesi gradita a Muriqi e alla Lazio. Al momento le percentuali che l’operazione salti sono molto alte, anche perché tra le società ieri c’è stata comprensibile tensione: decisivi i nuovi accertamenti odierni in Belgio.
