Le pagelle di Crotone-Bologna: Messias e Skov Olsen super. Orsolini e la difesa calabrese flop

Crotone-Bologna 2-3
32' Messias (C), 40' rig. Simy (C), 62' Soumaoro (B), 70' Schouten (B), 84' Skov Olsen (B)
CROTONE
Cordaz 6: Un paio di interventi pregevoli (su Palacio e Sansone) che salvano il risultato, sempre attento fra i pali e nelle uscite, non può nulla sui gol del Bologna anche se sul terzo potrebbe respingere meglio la conclusione di Palacio.
Djidji 5,5: Nel primo tempo soffre poco e riesce quasi sempre a tenere a bada gli attaccanti rossoblù. Nella ripresa la musica cambia e anche lui ci capisce poco lasciando spazi agli avversari che puniscono il Crotone. Bravo nel finale a chiudere in scivolata su Skov Olsen evitando il quarto gol.
Golemic 5: Stesso discorso del compagno di cui sopra. Primo tempo attento, secondo in grave affanno.
Cuomo 5: Il meno convincente della retroguardia, soprattutto perché non riesce a chiudere su uno Skov Olsen straripante venendo spesso messo in mezzo e saltato. Dal 87° Riviere 6: Entra per l'assalto finale e segnerebbe anche il gol del 3-3, ma era in fuorigioco e l'arbitro annulla.
Pereira 5: Gara ordinata e attenta sulla fascia dove non soffre quasi mai gli attacchi degli emiliani. La musica però cambia nella ripresa quando il Bologna gioca con un altro spirito e lui va in grave difficoltà. Non riesce a contenere Skov Olsen che alla fine segna il gol della vittoria e ha l’occasione anche per il poker.
Benali 6: Spesso si sgancia per supportare le punte e creare difficoltà ai due mediani rossoblù che ci capiscono poco. Nella ripresa cala e soffre a contenere un Bologna iperoffensivo.
Petriccione 6: Fa l’equilibratore in mezzo al campo vista la presenza di due mezzali dalle attitudini offensive. Bene nel primo tempo, cala nella ripresa quando il Bologna aggredisce di più. dal 74° Vulic 5,5: Non riesce a dare solidità al reparto e copertura in difesa.
Messias 6,5: Regala grande calcio muovendosi fra le linee e facendo capire poco agli avversari. Sempre nel vivo dell’azione ha il merito di sbloccare il match con una punizione beffarda. Ha anche un paio di occasioni per segnare la doppietta, ma non le concretizza al meglio trovando un buon Skorupski sulla sua strada.
Molina 5: Nel primo tempo non ha difficoltà a tenere a bada il fantasma di Orsolini, nella ripresa le cose vanno molto peggio contro uno Skov Olsen davvero ispirato. Non va meglio quando si sposta al centro nel finale.
Di Carmine 5,5: Gioca al servizio della squadra sacrificandosi molto per aprire spazi, ma rendendosi raramente pericoloso in area avversaria. Ha il merito di conquistare il rigore. dal 74° Rispoli 6: Entra e si piazza sulla corsia che era di Pereira facendo spostare dall'altro lato il portoghese. Da quel lato il Bologna non sfonda più di tanto, nonostante la presenza di Vignato e lui se la cava bene mettendo in mezzo anche un paio di buoni palloni.
Simy 6,5: Solito punto di riferimento insostituibile. Gran lotta di fisico contro i centrali difensivi a cui scappa via ogni tanto senza però trovare la zampata vincente, che arriva solo su rigore.
Cosmi 5: Nel primo tempo la sua squadra è quasi perfetta e merita ampiamente il doppio vantaggio. Nella ripresa però la squadra si scioglie e non riesce a reagire in maniera concreta alla maggiore voglia del Bologna finendo per perdere una gara che sembrava già vinta. La sua immagine immobile e quasi incredulo a fine gara spiega meglio di molte parole la giornata dei calabresi.
BOLOGNA
Skorupski 6,5: Sui due gol non può nulla, ma si riscatta con un paio di interventi degni di nota che salvano anche il risultato.
Tomiyasu 6: Meglio da centrale nella difesa a tre che non da laterale in quella a quattro. Primo tempo di grande sofferenza, mentre nella ripresa cresce come tutta la squadra.
Danilo 6: Come tutto il Bologna soffre moltissimo nella ripresa duellando di fisico con Simy, ma poi cresce sempre più e chiude ogni varco.
Soumaoro 6: Ingenuo sul calcio di rigore che poteva chiudere la gara. Cresce come tutti e trova anche il suo primo gol in Emilia riaprendo una gara che pareva finita e dando il là alla rimonte.
Dijks 5: Non è il solito trattore, resta molto sulla difensiva anche perché dopo un quarto d’ora il Bologna non riesce più a distendersi con continuità. Dal 58° Vignato 7: Esterno a tutta fascia, ci mette tanta corsa e fame come chiesto da Mihajlovic ed è fra i protagonisti della riscossa.
Dominguez 5,5: Anche lui soffre il movimento dei centrocampisti avversari e in particolare Messias. In costruzione non è lucido come in altre occasioni. dal 58° Sansone 7: Uno degli uomini che cambiano la gara, fra le linee crea sempre superiorità e sfrona giocate per i compagni. Una delle chiavi del match.
Svanberg 5: Un passo indietro, forse anche due, rispetto alle ultime uscite. Fatica moltissimo contro le mezzali avversarie e anche in fase di costruzione non è lucido come altre volte. dal 45° Schouten 6,5:Ordinato, preciso e duro in fase difensiva. Trova un gol capolavoro che pareggia i conti. Con lui è un altro Bologna.
Orsolini 4,5: Non si accende mai e sbaglia la misura dei cross in diverse occasioni. Dopo una settimana in ballottaggio con il danese ha l’occasione di dimostrare il proprio valore, ma fallisce. dal 45° Skov Olsen 7: Nettamente meglio per voglia e giocate rispetto al compagno di squadra. Segna inoltre il gol di una vittoria insperata che vale un pezzo di salvezza.
Soriano 6,5: Nel primo tempo non trova la posizione ed è fumoso. Nella ripresa è il gatto che tutti conosciamo e dà il suo contributo alla rimonta.
Barrow 5,5: Nel primo tempo l’unico segno di nota è il cross per la testa di Palacio. Poi il nulla, cambia atteggiamento nella ripresa e contribuisce alla vittoria.
Palacio 6: Subito pericoloso con un colpo di testa, poi si eclissa pur cercando di pressare e giocando una gara generosa. Nella ripresa si trasforma anche lui e dà il via alla rimonta con l’assist per Soumaoro e poi ispira anche il gol del 3-2 di Skov Olsen. dall’88° Poli:: Entra per dar ordine nel finale.
Mihajlovic 6: Nel primo tempo il Bologna fa schifo, come ammette anche lui. Però è bravo a indovinare i cambi e scuotere la squadra dal suo torpore trovano una vittoria preziosa quanto inattesa dopo i rimi 45 minuti.
