Lo "spettacolo" del derby di Roma: saluti fascisti e cariche. Un accoltellato nella notte

Spettacolare in campo, un po' meno nel suo contorno. Il derby di Roma, vinto dalla Lazio sui giallorossi, è stato come spesso capita teatro di una tensione altissima, tra città e campo. Le scintille all'Olimpico non sono mancate, complici anche i protagonisti in campo: Azmoun e Mancini sono stati entrambi espulsi per qualche parola di troppo, il primo a un avversario e il secondo all'arbitro. Bove è stato colpito da una bottiglietta gettata dagli spalti, mentre nel finale anche Pedro si è visto recapitare un rosso dopo una "discussione" molto accesa con Paredes.
Saluti fascisti e cariche. A fare da contorno alla partita, gli animi accesi fra tifosi. Secondo la Repubblica, prima della partita c'erano stati saluti romani dei tifosi laziali a Ponte Milvio. A fine gara, scontri tra un manipolo di tifosi romanisti e le forze dell'ordine, che ha portato al fermo di tre sostenitori.
Raid di ultras laziali. Dopo la gara, rende noto l'Ansa, un gruppo di tifosi della Lazio si è reso protagonista di un autentico raid in un pub poco distante dallo stadio, abitualmente frequentato dai supporter giallorossi, dopo la partita di ieri all'Olimpico, attorno alla mezzanotte. Armati di bastoni, hanno danneggiato gli arredi e accoltellato un cliente, intervenuto insieme al proprietario per bloccarli: l'uomo, ferito all'addome, è stato ricoverato in terapia intensiva anche se non sarebbe in pericolo di vita.
