Mourinho alla Roma! Il 4-2-3-1 modulo base: tra portiere e centravanti, serve un gran mercato

José Mourinho alla Roma è la notizia del momento: lo Special One succederà a Paulo Fonseca e guiderà i giallorossi per le prossime tre stagioni. A livello tattico, difficile non pensare che porterà con sé il 4-2-3-1, suo vero e proprio marchio di fabbrica anche se del portoghese è quasi sempre stato incensato l’aspetto mediatico, più che quello tattico.
Davanti c’è tanto da fare. È un modulo che alla Roma non è completamente sconosciuto, ma che è stato invece impiegato all’inizio dell’avventura di Fonseca, prima che la squadra si stabilizzasse sul 3-4-2-1 di questo campionato. I terzini, Karsdorp e Spinazzola, ci sono, ma anche a livello di difensori centrali (Mancini, Smalling, Kumbulla, Ibanez) il pacchetto è già composto. Stesso discorso per i due di centrocampo, al netto di eventuali innesti. Quasi certo quello sul portiere, i principali stravolgimenti saranno attesi lì davanti: col recupero di Zaniolo, i punti fermi sono lui, Pellegrini e Mkhitaryan. Mourinho chiederà verosimilmente un grande centravanti per l’eredità di (o per crescere al fianco di) Dzeko, e qualche soluzione sugli esterni d’attacco in più rispetto a quelle di oggi, mancate alle volte (vedasi Pedro, che peraltro ha sfidato Mou tante volte col Barcellona in gare molto accese e poi è stato chiamato da lui al Chelsea) per sfortuna e altre per qualche carenza nella rosa. C’è tanto lavoro da fare: del resto non si chiama lo Special One per poi non dargli una squadra all’altezza.
