Scudetto Napoli, il pagellone TMW dei difensori: colpo Buongiorno, sliding doors Di Lorenzo

Il colpo Buongiorno sul mercato, la sliding doors per Di Lorenzo e la certezza Rrahmani. Il Napoli ha chiuso la stagione del quarto Scudetto con la miglior difesa e nel pagellone di TMW abbiamo analizzato tutti i protagonisti, da chi ha giocato sempre a chi si è calato nella parte anche senza continuità.
Buongiorno 7,5 - Il colpo estivo che ha riportato la solidità in difesa, insieme al lavoro di Antonio Conte. L'ex Torino è stato il punto di riferimento nella retroguardia azzurra e anche se in pochi avevano dubbi sulla sua affidabilità non era certo scontato. Qualche infortunio di troppo, è vero, ma non certo per colpa sua. Quando è stato in campo però è sempre stato l'uomo in più della retroguardia dei partenopei.
Juan Jesus 7 - Partito per essere un semplice comprimario ma alla fine il suo apporto è stato decisivo, specie nella sostituzione di Buongiorno. Con il passare delle partite è diventato sempre più affidabile e lo Scudetto è passato anche attraverso le sue prestazioni.
Rrahmani 7,5 - Il vero stakanovista della difesa del Napoli del quarto Scudetto, il vero punto fermo per tutta la stagione. Tutte partite da titolare, tutte partite giocate per intero tranne quella contro il Venezia al Penzo. Rrahmani è stato l'affidabilità in persone e Antonio Conte non ha mai messo in discussione la fiducia nei suoi confronti. Protagonista come pochi altri, non per i gol o gli assist ma per la continuità messa in campo.
Marin 6 - Forse il meno positivo della stagione del Napoli, ma poco importa. Una sola partita da titolare, poi tanta, tantissima, panchina. Conte non si è quasi mai affidato a lui, preferendo anche impiegare Matias Olivera al centro della difesa anziché puntare sull'ex Real Madrid. La sufficienza però è d'obbligo, perché alla fine è arrivato lo Scudetto grazie all'aiuto di tutti.
Olivera 7 - Una garanzia, in qualsiasi zona del campo sia stato impiegato. Quarto di difesa, esterno a centrocampo o centrale poco ha importato, l'uruguaiano ha sempre risposto presente. Zero gol fatti e tre assist forniti, questo il suo bottino, per il suo secondo Scudetto personale con la maglia del Napoli.
Di Lorenzo 7,5 - Il capitano non è stato protagonista come due anni fa, nell'anno del terzo Scudetto del Napoli, ma è impossibile pensare alla squadra azzurra senza di lui. Sempre in campo tranne che nella gara contro l'Empoli di metà aprile e tre gol che hanno dato la spinta, a inizio campionato contro Bologna, Cagliari e Lecce. È stato lui ad alzare il trofeo dello Scudetto per la seconda volta in tre anni. Una soddisfazione incredibile per un giocatore che sembrava dover andare via la scorsa estate ma che ha poi ha fatto la scelta giusta.
Mazzocchi 6 - Comprimario vero e proprio ma comunque utile alla causa, sia dentro che, soprattutto, fuori dal campo. Il Soprannome dato a McTominay, quel "McFratm" che sta facendo il giro del web, è la prova di quanto sia parte integrante di questo gruppo. E per vincere servono anche uomini come lui.
Spinazzola 6,5 - Arrivato in estate, in punta di piedi, voluto anche da Antonio Conte, si è calato nella parte e anche lui, come Olivera, si è fatto trovare pronto in qualsiasi ruolo. Terzino destro o sinistro, esterno di centrocampo ma anche d'attacco. Qualche problemino lo ha frenato, ma non come gli anni scorsi. Lo Scudetto è meritato, anche per lui.
