Settantadue minuti in sette gare, Frattesi sempre più riserva. Sucic ha preso il suo posto

Nella serata di ieri Cristian Chivu dopo il successo in scioltezza contro lo Slavia Praga ha motivato così il mancato ingresso di Davide Frattesi sul finale della partita, quando la pratica era ormai archiviata e il 3-0 in cassaforte. "Come mai non ha giocato Frattesi? "Era la prima scelta per sostituire Zielinski ma non stava bene, aveva un problema allo stomaco e abbiamo preferito non metterlo dentro", ha dichiarato il manager rumeno. Fosse riuscito a scendere in campo, il centrocampista della Nazionale avrebbe racimolato altri 25 minuti di gioco in un avvio di stagione che fin qui l'ha visto ai margini del progetto nerazzurro. Al momento, è il secondo centrocampista meno utilizzato dal suo allenatore: peggio di lui solo Andy Diouf, classe 2003 arrivato dal Lens poco più di un mese fa.

Frattesi invece veste la maglia dell'Inter dall'estate 2023. Ha da pochi giorni compiuto 26 anni e da due stagioni aspetta di diventare un titolare dell'Inter. Simone Inzaghi nel corso della sua gestione l'ha sempre considerato la prima riserva: Mkhtaryan e Barella erano i titolari, lui il centrocampista perfetto da inserire a gara in corso. Era quello un ruolo che andava stretto all'ex Sassuolo, a un calciatore che chissà cosa pensa oggi di un impiego molto più risicato. Calcolando le prime cinque gare di Serie A e le due di Champions League, siamo poco sopra i settanta minuti.

L'impressione è che Frattesi col cambio di allenatore invece di recuperare terreno abbia perso ulteriori posizioni nelle gerarchie in mezzo al campo. Piotr Zielinski, ieri titolare, ha fin qui giocato circa 120 minuti. Soprattutto quest'anno s'è aggiunto quel Petar Sucic che ha subito fatto breccia nel cuore di Chivu. Ad oggi è lui a rappresentare la prima riserva ai centrocampisti titolari, anche qualcosa di più visto che quattro volte è partito dall'inizio e ha fin qui collezionato circa 350 minuti: gli stessi di Henrikh Mkhitaryan.