Otto mesi di promesse spazzate via. D'Alessandro mette in vendita la Ternana

Dopo appena otto mesi l’esperienza di Stefano D’Alessandro, affiancato successivamente dal fratello Maurizio D’Alessandro, è arrivata al capolinea, o quasi. Con una nota ufficiale infatti la proprietà rossoverde ha annunciato quello che era già nell’aria da qualche settimana, viste anche le parole del sindaco della città umbra – ed ex proprietario delle Fere - Stefano Bandecchi: ovvero che la società è in vendita.
“La Ternana Calcio comunica che, come già emerso nelle ultime ore attraverso diversi organi di stampa, l’attuale proprietà ha manifestato la volontà di cedere il pacchetto azionario del Club. - si legge nella nota ufficiale - Alla base di questa scelta vi sono, tra le varie motivazioni, gli impegni aziendali sempre più rilevanti, anche negli Stati Uniti, che non consentono alla proprietà di dedicare al Club l’attenzione e le energie che la Ternana merita. Una riflessione approfondita e responsabile ha portato a maturare questa decisione, nel pieno rispetto della società, dei tifosi e del territorio”.
Un’avventura in cui D’Alessandro ha provato il tutto per tutto per conquistare la Serie B anche con scelte che sono apparse poco comprensibili come il doppio esonero di Ignazio Abate, che era in piena corsa per il primo posto con la Virtus Entella, con la squadra che la prima volta fece quadrato attorno al mister spingendo la proprietà a fare un passo indietro. Poi la scelta di Fabio Liverani, con tanto di triennale firmato, che per poco non si è rivelata vincente vista la sconfitta ai rigori contro il Pescara nella finale dei play off di Serie C.
E forse proprio il mancato salto ha fatto maturare la decisione di non andare avanti con un impegno che era stato ribadito in più di un’occasione (fonte Ternananews.it): “L’obiettivo è mettere al riparo la Ternana fino a fine campionato dal punto di vista economico-finanziario. Stiamo predisponendo un aumento di capitale importante, per dare solidità al club. (…) Se qualcuno pensa che il mio arrivo comporti un ridimensionamento, si sbaglia, voglio sviluppare un progetto importante, e per farlo dobbiamo puntare al massimo (…) Le mie capacità economiche le dimostrerò coi fatti, col tempo”; “Voglio fare lo Stadio della Ternana, e lo faremo. Nel centenario inizieremo la costruzione. Abbiamo investito un milione sul mercato, abbiamo firmato un accordo triennale con Liverani, perché vogliamo costruire un progetto a lungo termine”; “Ho la responsabilità di una città, di 23 ragazzi, di un’azienda. Se non saliamo, ci riproveremo. Tiriamo una riga e si riparte”.
Tutte dichiarazioni che dopo l’annuncio di ieri sono state portate via dal vento con la piazza umbra che ora attende con ansia un’evoluzione positiva per non rischiare di vivere tutta la stagione sul filo del rasoio.
