…con Beppe Galli

“È stato un mercato vivo ma particolare. Sono arrivati tanti stranieri in Italia e ancora una volta il Decreto Crescita danneggia il sistema italiano”. Così a Tuttomercatoweb l’operatore di mercato e presidente di Assoagenti Beppe Galli.

Come si può porre rimedio?
“Imponendo l’impiego di cinque o sei undicesimi calciatori italiani. Potrebbe aiutare. Oggi un calciatore del 2000 o 2001 è già considerato vecchio, diventa difficile. Se uno è forte gioca. E invece in C non prendono calciatori se non sono valorizzati. Così non è calcio”.

Uno sguardo al mercato: la Roma è stata grande protagonista.
“Ha fatto molto bene. Mourinho ha cercato calciatori di una certa caratura. È candidata a vincere il campionato. Quest’anno non c’è una favorita”.

Però se gli stranieri sono forti… Vedasi Kvaratskhelia.
“Non dico che non debba venire uno straniero. Ma il Decreto Crescita supporta l’arrivo di calciatori stranieri perché i costi sono inferiori. Alle stesse condizioni di stranieri ne arriverebbero di meno. Per quanto riguarda Kvaratskhelia, Giuntoli il suo lavoro lo sa fare molto bene. Lui come Sartori fa del suo lavoro principale lo scouting. E ha preso un calciatore importante”.

Chi poteva fare di più sul mercato?
“Tutte hanno fatto più o meno il loro mercato”.

Edera e Neri?
“Stiamo cercando una squadra funzionale alle caratteristiche di Edera. Vedremo. Per quanto riguarda Neri siamo al lavoro. Mi sembra assurdo che entrambi siamo ancora in attesa”.

Giovani di talento da segnalare?
“Riccio della Juve Under 23: ne sentiremo parlare. Così come Di Raimondo del Bologna. Oppure Bianco della Fiorentina. All’estero sarebbero tutti titolari. E fidatevi, Filippo Neri diventerà davvero forte”.