Italia, c'è fiducia in Gennaro Gattuso? Il parere degli opinionisti

Contro Estonia e Israele riparte la caccia dell'Italia alla qualificazione al prossimo Mondiale. Dopo il ko con la Norvegia, serve l'inversione di tendenza. E gli ospiti di TMW Radio rispondono alla domanda: c'è fiducia in Gennaro Gattuso?
Stefano Impallomeni: "Non deve fare l'errore di imporre un gioco, tante nozioni tattiche. La storia del calcio azzurro è fatto di giocatori e campioni che hanno toccato il fondo e poi sono risaliti. Gattuso piace perché è una scelta inaspettata ma è forse una scelta del destino. Non se la deve giocare con gli schemi, ma facendo scelte giuste. Vorrei imparare a memoria la formazione. basta con tutte queste rotazioni, le nozioni tattiche e via dicendo".
Antonello Valentini: "A Gattuso bisogna stargli vicino. Ha risposto ad un SOS, a cui non si può dire di no. Il suo temperamento e la conoscenza dell'ambiente fanno ben sperare. Certo l'impresa non è semplice, dato che i play-off non sono più come quelli di una volta. Anche la Federazione deve far sentire la sua vicinanza al tecnico. Concludo infine dicendo che sono certo che la Federazione non sarà cieca sorda e muta di fronte a ciò che sta accadendo a Gaza. La partita non si può non giocare, ma ciò non vuol dire che la FIGC non possa assumere una iniziativa. Non può passare sotto silenzio ciò che accade ogni giorno".
Enrico Currò: "Per chi conosce bene Gattuso, è talmente trasparente che è una piccola-grande svolta. Ha detto subito basta con i dolorini e la gente che se ne va per questo. Ha messo con le spalle al muro i giocatori. Mancini e Spalletti hanno pagato moltissimo il fatto che dopo l'Europeo vinto è diventata un porto di mare la Nazionale. Si è data così la percezione ai calciatori che la Nazionale non fosse una priorità. Per la prima volta è successo che nessuno è tornato indietro. Si teme la classifica, che è già compromessa. I problemi saranno i playoff di marzo, in un momento particolare della stagione. E lì non potranno esserci alibi, tutti dovranno aiutare la Nazionale per andare al Mondiale".
Ricky Buscaglia: "Io continuerò a ribadire che non è il ct il problema della Nazionale. Il problema è molto più grave".
Giuliano Giannichedda: "I giocatori sono sempre gli stessi, sono loro che vanno in campo. A inizio anno stanno meglio di fine anno. Lo scorso anno hai avuto il blocco Inter che era arrivato sotto tutti i punti di vista, ora hai tutti freschi, vogliosi, e non si può più sbagliare. Ora tocca a loro dimostrare".
Antonio Paganin: "Il materiale umano è quello, non so cosa possa cambiare dalla disfatta con la Norvegia. Lasciamo lavorare Gattuso e poi vedremo, ma non possiamo bucare un altro Mondiale".
Fabio Gerli: "Spero che Gattuso possa crearsi un gruppo forte. Quando non hai un materiale tecnico forte, devi cercare di affidarti al gruppo a livello umano".
Dario Canovi: "Non sono molto ottimista, perché abbiamo una squadra che non ha grandi valori. Non è una questione Gattuso, non è colpa dei tecnici ma di qualità dei giocatori. Soprattutto in attacco abbiamo gravi problemi. Se vediamo gli attacchi di qualche anno fa, avevamo un'abbondanza incredibile. Oggi dobbiamo solo sperare che Kean sia nella giornata giusta".
