La FIFA sanziona la Serbia: multa salata e chiusura parziale dello stadio per insulti razzisti

La FIFA ha inflitto una dura sanzione alla Federazione calcistica serba (FSS) a seguito degli insulti razzisti, dei gesti discriminatori e di altri comportamenti inappropriati da parte dei tifosi durante il match di qualificazione ai Mondiali del 2026 contro Andorra, disputato lo scorso 10 giugno in Serbia.

Come annunciato ufficialmente dalla FSS, il Comitato Disciplinare della FIFA ha imposto una multa di 50.000 franchi svizzeri e la chiusura del 15% delle tribune situate dietro le porte (circa 8.100 posti) per la prossima partita casalinga di qualificazione, in programma il 9 settembre a Belgrado contro l’Inghilterra. La federazione serba ha colto l’occasione per lanciare un nuovo appello al fair play e al tifo corretto: "Siamo sotto osservazione da parte della FIFA e della UEFA. La tolleranza per certi comportamenti è pari a zero", si legge nella nota ufficiale.

Nel comunicato si evidenzia anche un dato allarmante: tra il 2021 e il 2025 la FSS ha pagato oltre 703.000 euro in sanzioni, una cifra vicina al totale delle multe accumulate tra il 2006 e il 2020. Soltanto le gare contro Svizzera, Spagna e Danimarca hanno generato multe per 259.500 euro, di cui 119.750 solo nel match di Zurigo contro gli svizzeri. "Quanti campi da calcio avremmo potuto costruire con quei soldi?", si domanda amaramente la FSS. Ora la Serbia rischia sanzioni ancora più dure, inclusa la possibilità di giocare a porte chiuse il match contro l’Albania dell’11 ottobre.