Man City, Ortega ora insidia Ederson: "Guardiola non ce l'ha detto, ma cambia poco"

"Alla fine è sempre lo stesso, cambia niente. Faccio il mio lavoro quando ho la possibilità di giocare. In questo momento vengo ricompensato per questo". Pensieri e parole di Stefan Ortega, portiere del Manchester City, il secondo di Ederson che però adesso sogna di diventare titolare. Dall'11 marzo scorso tra i pali dei Citizens ci va lui a causa di un infortunio alla coscia rimediato dal brasiliano nel match contro il Liverpool.

Ederson è tornato a disposizione sabato scorso, nella sfida col Crystal Palace, ma Guardiola non ha voluto rischiarlo e l'ha lasciato in panchina per tutto il tempo. Stessa cosa accaduta ieri sera in occasione del big match di Champions League sul campo del Real Madrid. Questo perché Pep vive sonni tranquilli anche quando in porta c'è l'estremo difensore tedesco, ritenuto "un portiere incredibile" dall'allenatore.

Intanto Ortega ha rilasciato un'intervista a Sky.DE dopo il pareggio di Madrid: "Sì, credo fosse una finale anticipata alla luce del successo avuto da entrambi i club negli ultimi anni. Il risultato non ci soddisfa del tutto, ma sappiamo che giocare qui è difficile. Se ora mi sento io il primo portiere? Guardiola non ce l'ha detto".

L'estremo difensore teutonico si è soffermato anche sul sogno nazionale: "La prima chiamata da parte della Germania non è ancora arrivata, ma forse prima o poi accadrà. Io non devo nascondermi, sarebbe sicuramente bello per me essere convocato in nazionale per gli Europei che giocheremo in casa.