Mbappé ricorda: "Ho quasi pianto dopo aver perso con il PSG contro il City nel 2021"

"L’ultima volta che ho pianto per il calcio... Piango solo quando mi faccio male". Kylian Mbappé non vuole nascondersi e tantomeno dimostrarsi debole in occasione dell'intervista rilasciata a L'Equipe. L'attaccante del Real Madrid, che ha recentemente superato il record di gol siglati con la maglia della Francia indosso superando un mostro sacro come Thierry Henry, ha confidato quale sia la sua filosofia riguardo il fallimento: "Le sconfitte, in un modo o nell’altro, te le meriti. Nessuno si merita un infortunio. Nelle sconfitte hai più o meno responsabilità".
Soffermandosi un istante a ripensare all'ultimo peggior ricordo in tempi recenti: "Ma l’ultima volta che ho quasi pianto per il calcio è stata quando abbiamo perso con il PSG contro il Manchester City, nella semifinale di ritorno di Champions League, nel 2021. Non stavo giocando. Allora ho quasi pianto perché... non servi a nulla. In panchina, ero come il vincitore di un concorso VIP. In quei momenti, cosa ti differenzia dai milioni di persone che ti guardano in TV? Niente".
Salvo invece virare sulla sua turbolenta separazione con il PSG, con il quale sono scattati contenziosi: "È una mia responsabilità di diritto, è il diritto del lavoro. La procedura ha dato l'impressione che volessi danneggiare il PSG. Ma io ho firmato un contratto di lavoro. Volevo solo essere pagato", ha sottolineato KM9.
"Non ho nulla contro il PSG, amo questo club, ho amici lì", ha spiegato. "Ma è l’unico modo per ottenere ciò che mi spetta, qualcosa che mi sono guadagnato con il sudore della mia fronte. Ti piaccia o no, è comunque un lavoro. Ma sapevo già che non sarei stato pagato mentre ero al PSG. Quando i soldi non arrivano, te ne accorgi. Avrei potuto fare uno scandalo mentre ero lì, ma mi sono detto che non ne valeva la pena. Ma quando vedi che non ti pagano, dopo un po’, devi reagire".
