Palermo, Giovane di nome ma non di fatto: "Qui per svoltare la mia carriera"

Arrivato a Palermo in prestito con obbligo condizionato dall'Atalanta, Samuel Giovani, centrocampista classe 2003 reduce dall'esperienza in prestito alla Carrarese si è presentato oggi alla stampa siciliana. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Lo scorso anno a Carrara è stato utilizzato in varie posizioni all'interno del campo. Si può dire che la duttilità tattica è la sua qualità principale?
"Da quando gioco nei professionisti ho giocato un po' ovunque. Dalla mezzala al mediano, fino ad arrivare al difensore esterno. Ovunque vorrà mister Inzaghi io darò il massimo".
Com'è nata la trattativa per approdare in rosanero?
"Quando ho saputo di questa possibilità sono stato subito entusiasta di questa situazione. È stata una trattativa lunga, ma alla fine si è conclusa nel migliore dei modi. Ho voluto fortemente venire qua: è una piazza ambiziosa tanto quanto me".
Lei ha partecipato alla finale Mondiale Under20 contro l'Uruguay: cosa le ha lasciato quell'esperienza? Ha sentito Desplanches, suo compagno in azzurro, al momento di approdare a Palermo?
"Con Seba siamo tanto amici e quando ho saputo dell'interessamento del Palermo ci siamo sentiti e mi ha detto solo cose belle di questa città e di questa società. Per quanto riguarda, invece, l'esperienza del Mondiale U20 è stato incredibile: giocare con altre nazionali è qualcosa che t'insegna tanto e che non dimenticherò mai".
Il prossimo impegno del Palermo sarà al 'Druso' contro il Sudtirol, lo stesso campo dove ha segnato il suo primo gol fra i professionisti. Pensa possa essere uno stimolo in più in caso di suo impiego?
"È stato il primo gol fra i pro, ma non ne ho fatti molti e devo migliorare perché mi inserisco tanto. Fra l'altro contro Castori che è un mio ex tecnico che devo ringraziare tanto per i suoi insegnamenti".
Com'è andato il periodo di sosta? Che rapporto si è instaurato con Inzaghi?
"Abbiamo spinto tanto per mettere benzina nel serbatoio. Mister e compagni sono stati molto gentili e ospitali: non mi sembra di essere arrivato da soli dieci giorni".
Come ha vissuto il 'Barbera' da avversario?
"Ho giocato tre volte qua da avversario e l'impatto è stato incredibile. Così come nella gara contro il Frosinone. Avere un seguito simile è uno stimolo in più".
Perché ha scelto la maglia numero 17?
"Non c'è una motivazione particolare, mi piace come numero. Finora ho usato la 32, la 20 e la 8 ma erano già tutti occupati e così ho optato per il 17".
Con oltre 80 presenze in Serie B alle spalle, reputa questo come l'hanno giusto per la svolta nella sua carriera?
"Sicuramente. Ho 22 anni e sono considerato giovane, ma non mi sento tale. Ho già vissuto tre stagioni di B dove ho giocato tanto. Sicuramente Palermo è uno step importante nel mio percorso di crescita e voglio sfruttarlo al meglio".
