Mbappé e la vita da campione: "Più soldi hai, più problemi hai. E non ho il diritto di fallire"

Fresco MVP contro l'Islanda ieri sera (gol e assist) per regalare la vittoria alla Francia, Kylian Mbappé si racconta a L’Équipe, quotidiano francese, esaminando il suo approdo al Real Madrid e il suo passato al PSG, ma non solo. In primis però un'analisi introspettiva, a seguito di varie pressioni - mediatiche o meno - a proposito della costante ricerca del successo e delle pressoché nulle possibilità di fallire in carriera: "Se ho il diritto di fallire? No. Ma è anche per questo che le persone ti stimano molto. Perché accetti tutto questo, sei resiliente e vuoi sempre vincere", ha raccontato.
E proseguito: "Non ho mai voluto accettare il fallimento, quindi non mi dà fastidio essere criticato per questo. Sono molto esigente con me stesso, più della maggior parte delle persone, quindi la prendo con filosofia". Curiosa invece la risposta in merito alla variabile denaro e all'influenza negativa che questa può avere sulla vita di qualcuno: "Se può distruggere tutto? Sì, può. Più soldi hai, più problemi hai. Ci sono persone che non vedono che la tua vita sta cambiando; vogliono conservare l’immagine di quando eri un bambino, quando eri con loro... Ma tu non sei più lo stesso. Hai responsabilità, impegni, un lavoro e dei conti da rendere".
E ancora: "Se qualcuno ti accompagna lungo questo percorso, è una bellissima storia. È bello crescere, arrivare in alto, con la stessa famiglia e una base di fiducia. Ma a volte non funziona, e bisogna avere il coraggio di dirlo", ha riconosciuto KM9. "Questo non significa che il legame si sia rotto, ma solo che quella relazione non funziona più. È più facile a dirsi che a farsi, ed è un problema che affrontano molti sportivi e personaggi pubblici".
Spiegando di avere una posizione netta nella vita quotidiana: "Sono fatalista riguardo al mondo del calcio, ma non riguardo alla vita. La vita è magnifica. Il calcio è quello che è. Mi piace dire che le persone che vanno allo stadio hanno la fortuna di venire solo per vedere lo spettacolo, senza sapere cosa succede dietro le quinte. Sinceramente, se non avessi questa passione, il mondo del calcio mi avrebbe disgustato da molto tempo".
