Morte di Maradona, la polizia sequestra materiale nella clinica dell'ultimo ricovero

Il processo per accertare le responsabilità dei componenti dello staff medico che si prendeva cura di Diego Maradona negli ultimi giorni di vita della leggenda argentina continua e ieri ci sono stati nuovi sviluppi. La polizia provinciale di Buenos Aires ha ottenuto 279 pagine corrispondenti alla storia clinica di Maradona, sei esami di laboratorio e 547 e-mail scambiate tra i medici indagati. Il materiale è stato sequestrato presso l'ultima clinica (Olivos) in cui è stato ricoverato il Pibe de Oro, nell'ambito del processo che indaga sulla sua morte.
Secondo il tribunale, lo scopo della perquisizione era quello di "ottenere registri elettronici, sia cartacei che su supporto elettronico, di tutta la documentazione esistente sul trattamento e il ricovero di Maradona tra il 3 e l'11 novembre (2020), dato che ci sono prove che non sono state presentate al caso". L'ex calciatore era stato ricoverato nella struttura, situata alla periferia di Buenos Aires, tra il 3 e l'11 novembre 2020, ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico per un ematoma subdurale alla testa. Maradona è poi morto due settimane dopo le dimissioni, il 25 novembre, mentre proseguiva la convalescenza presso il suo domicilio
Durante la perquisizione, il personale di polizia ha interrogato il medico responsabile della struttura, Juan Molinos, oltre al direttore della clinica, Pablo Castiello, e Gabriel Ravinovich, rappresentante legale della società proprietaria dell'istituto, Swiss Medical. I tre hanno autorizzato l'accesso ai sistemi informatici del centro sanitario, dove è stata verificata l'esistenza di documenti che la polizia ha ritenuto "rilevanti e di interesse per la presente indagine".
