Perché lo Shakhtar e non una big? De Zerbi: "A trofei e soldi preferisco libertà e idee"

Perché Roberto De Zerbi è andato allo Shakhtar Donetsk e non in una big italiana? Lo spiega l'ex allenatore del Sassuolo stesso, raccontando la sua filosofia a RMC Sport: "Mi piace essere libero. Non bisogna rinunciare alla propria libertà per la carriera. Per questo cerco luoghi in cui posso lavorare liberamente, in cui posso essere me stesso. Non cerco una panchina che mi assicuri trofei, milioni o che abbia un nome prestigioso solo per il piacere di dirlo. Voglio lavorare con le mie idee.
Se oggi sono allo Shakhtar Donetsk, che per me è un top club, è perché qui c'erano tutte queste condizioni. La domanda dunque non è se io un giorno sarò pronto ad andare in un top club, ma se un giorno questi top club saranno pronti a darmi l'autonomia che mi permette di lavorare come voglio. Non vado dietro a ciò che brilla e basta.
I dirigenti qui hanno una visione del calcio simile alla mia. Prima di firmare ho capito che mi avrebbero seguito nel reclutamento dei calciatori. Inoltre qui c'erano già giocatori che mi piacevano molto. Non chiedo particolarmente tempo, mi concentro di più sui giocatori e sulle cose di cui ho bisogno per lavorare".
