Real Madrid, da imprescindibile a sacrificabile: la parabola (discendente) di Rodrygo

La situazione di Rodrygo al Real Madrid è sempre più delicata e impone una reazione immediata. Smaltita l’influenza che lo ha tenuto fuori contro il Celta, il brasiliano ha davanti solo quattro partite — incluso il Clásico — per cercare di cambiare una stagione in chiaroscuro, segnata da un calo di rendimento e dalla perdita del posto da titolare, ora nelle mani del giovane Arda Güler.
Il segnale più chiaro è arrivato nella finale di Copa del Rey a La Cartuja, dove Ancelotti lo ha sostituito all’intervallo, dopo una prestazione opaca, con un Mbappé non al meglio. Da lì, complice anche l’infortunio, Rodrygo è uscito dai radar. L'ex Santos, a lungo considerato imprescindibile, ora rischia, secondo quanto riportato da AS, di diventare una pedina sacrificabile nella strategia estiva del club.
Con Vinicius già rinnovato fino al 2030 e l’arrivo nelle ultime stagioni di due stelle come Bellingham e Mbappé, il Real ha definito il proprio asse tecnico ed economico. In questo contesto, il brasiliano sembra l’anello più debole, anche perché l’equilibrio della squadra migliora con Güler in campo.
Rodrygo ha ancora mercato, ma con un contratto valido fino al 2028 sarà lui a decidere. Il futuro dipenderà anche dalle idee tattiche di Xabi Alonso, prossimo tecnico designato dei Blancos. Intanto, il tempo per cambiare le carte in tavola si assottiglia.
