Tottenham, Postecoglou replica a un giornalista: "Non sono un clown". La ricostruzione

Se domani sera vincerà, questa sarà ricordata come una delle migliori stagioni nella storia moderna del Tottenham, ma in caso di sconfitta in finale di Europa League (a Bilbao, ore 21) contro il Manchester Unite potrebbe essere ricordata come una delle peggiori in assoluto. "Mi chiedevo solo se sei consapevole di camminare su un filo sottile tra due diversi tipi di infamia e di storia?", ha domandato un giornalista in conferenza stampa oggi alla vigilia del match direttamente ad Ange Postecoglou, tecnico degli Spurs, che non si è trattenuto.
"Dipende dal tuo punto di vista, ma ti dirò una cosa: indipendentemente da domani, non sono un clown e non lo sarò mai. Mi hai davvero deluso usando una terminologia del genere per descrivere una persona che, da 26 anni, senza favoritismi da parte di nessuno, si è fatto strada fino a raggiungere una posizione in cui guida un club in una finale europea", ha replicato con tono fermo l'allenatore australiano. "Che tu possa suggerire che, in qualche modo, il fatto che non siamo riusciti ad avere successo significhi che io sia un pagliaccio... non so davvero come rispondere a una domanda del genere".
Nel prosieguo della conferenza poi, Postecoglou ha stilato un bilancio dei suoi due anni al Tottenham: "È difficile contestualizzare le sfide degli ultimi due anni. Dal mio punto di vista, sono arrivato al club con obiettivi abbastanza chiari, ho fatto tutto il possibile per attenermi a quel processo, portando il club in una posizione in cui potesse competere per i trofei e, allo stesso tempo, ringiovanire la rosa e cambiare lo stile di gioco. È stato un compito importante, con molte sfide lungo il cammino. Con una partita così importante domani, c’è l’opportunità di realizzare almeno l'obiettivo principale che mi era stato assegnato: portare trofei al club".
