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Marcello Lippi, il Caudillo che vinse tutto da allenatore. Anche una Champions asiatica

Marcello Lippi, il Caudillo che vinse tutto da allenatore. Anche una Champions asiaticaTUTTO mercato WEB
mercoledì 12 aprile 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Alle volte, per descrivere i personaggi che hanno fatto la storia del calcio, serve utilizzare le parole di altri, magari di chi non aveva un buon rapporto con loro. "Era un caudillo, ostentava una conduzione militaresca dello spogliatoio. Contro di me, ha usato tutto il potere di cui era in possesso, nella speranza di annientarmi [...] un attacco dopo l'altro, senza tregua, uno stillicidio". Queste le parole di Roberto Baggio nel suo libro "Una porta nel cielo", dove spiegava il rapporto decisamente complicato fra lui, veneto di Caldogno, e Marcello Lippi, uno dei migliori allenatori della storia del calcio, italiana e non.

Una carriera da onestissimo gregario della pedata, con nove stagioni alla Sampdoria - di cui è stato anche capitano, ma ha conosciuto la B - e altre esperienze fra Savona, Pistoiese e Lucchese. Lippi inizia ad allenare appena conclusa la carriera da calciatore. Il primo triennio è alla Sampdoria, nelle giovanili, poi va a Pontedera, Siena, Pistoiese e Carrarese. Fino a quando il presidente del Cesena, Edmeo Lugaresi, non gli consegna la squadra che è appena salita in Serie A. Lui si salva al primo anno, al secondo viene esonerato e torna alla Lucchese, dove aveva terminato la carriera. Dopo l'ottavo posto in B, Antonio Percassi lo chiama per la sua Atalanta, mostrando grandi doti e mancano di un solo punto la qualificazione alle Coppe.

Ottavio Bianchi, che a Bergamo aveva l'occhio lungo, lo convince a scegliere Napoli. Altra stagione ottima, sesto posto, e chiamata alla Juventus. Deve prendere il posto di Giovanni Trapattoni, lo fa al meglio. Vincendo tre Scudetti, l'ultima Champions con l'Ajax, arrivando anche in finale contro il Real Madrid. Poi un passaggio all'Inter, dopo cinque anni, poi il ritorno alla Juventus a inizio anni 2000 con cui vince altri due Scudetti. Dal 2004 al 2006 è commissario tecnico della Nazionale, con cui vince il Mondiale di Germania 2006, di fatto regalandosi l'immortalità. Poco importa se nel 2010 la sua Nazionale viene esclusa al primo turno contro Slovacchia, Nuova Zelanda e Paraguay.

Oltre ai campionati domestici ha vinto una Champions League asiatica con il Guangzhou Evergrande. Tre Scudetti cinesi, una Coppa di Cina. Con la vittoria al Mondiale ha ricevuto anche il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, oltre che la Palma d'Oro al Merito Tecnico. Un totem del nostro calcio che è, per forza, nel gotha dei migliori di sempre, anche solo per il Mondiale vinto come Bearzot. Oggi Lippi compie 75 anni.

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