Acerbi: "Il patentino di allenatore oggi lo prende anche un idraulico. Priorità a chi ha giocato"

Francesco Acerbi ha le idee chiare sul suo futuro dopo la carriera da calciatore, ma anche sul suo presente. Nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport gli è stato chiesto se fosse il definitivo dopo Chiellini per l'Italia, ma la sua risposta è stata perentoria: "Noooo... Sono vecchio. Ma ho sempre voglia di migliorarmi,. Altrimenti dalle difficoltà non sarei venuto fuori: sono arrivato qui dopo i fischi alla Lazio e gli insulti social degli interisti per quell’errore in Lazio-Milan. Sono rimasto muto, ho pedalato. E se fossi ancora a Roma, avrei giocato anche lì. Io allenatore dopo il ritiro? Vorrei farlo.
Ma oggi pare quasi una moda, il patentino lo prende anche un idraulico. E va bene, è giusto che tutti abbiano questo sogno. Ma con un limite, si dia la priorità a chi ha giocato. Io mi sento portato, perché capisco i giocatori. E poi ho vissuto tutte le sfumature: ho toccato il fondo e sono andato in alto. La prima caratteristica che deve avere un allenatore è l'empatia. Fa la differenza con i giocatori e viene prima di ogni modulo".
