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30 anni fa lo Scudetto della Samp, Pagliuca: "Ricordo tutto come fosse ieri"

ESCLUSIVA TMW - 30 anni fa lo Scudetto della Samp, Pagliuca: "Ricordo tutto come fosse ieri"TUTTO mercato WEB
mercoledì 19 maggio 2021, 11:30Serie A
di Andrea Piras

Le sue mani sullo Scudetto. C'è anche la firma di Gianluca Pagliuca sulla vittoria del titolo della Sampdoria che festeggia oggi il suo trentennale. Un successo storico per una squadra, quella del presidente Paolo Mantovani, che da lì a un anno sfiorò l’impresa in Coppa dei Campioni, persa in finale a Wembley contro il Barcellona di Cruiff. "Ricordo tutto come se fosse ieri - esordisce - Ricordo tutto di quei momenti. Tutte le partite, i momenti belli, tantissimi, e i momenti brutti, quasi nessuno. Fu un anno fantastico sotto tutti i punti di vista. E’ stato un anno indimenticabile. Sono trascorsi trent’anni ma ricordo tutto di quei momenti".

Un'istantanea di quella cavalcata.
"Ce ne sono tante. Da parte mia posso ricordare il rigore di Matthaus ma ci sono anche tante altre partite, come la vittoria di Napoli al San Paolo nel girone di andata che ci ha dato il là. Oppure le cinque vittorie di fila senza subire gol arrivate all’inizio girone di ritorno dopo un momento di difficoltà. Oppure aver vinto sia all’andata che al ritorno contro Milan e Inter, che erano le nostre antagoniste".

Possiamo dire, senza essere retorici, che il segreto fu proprio il gruppo?
"Era un gruppo giovane ma abbastanza esperto che aveva vinto due Coppe Italia, una Coppa delle Coppa un anno dopo aver perso la finale. Eravamo abituati a giocare ad alti livello. Era l'anno giusto. C’erano tante squadre attrezzate come il Napoli di Maradona, l'Inter dei tedeschi, il Milan degli olandesi, la Juve di Schillaci e Baggio o la Roma di Voeller. Avevamo cinque squadre concorrenti che erano forti ma noi siamo stati bravi nelle gare contro le big che abbiamo sempre fatto nostre".

Peccato solo non aver chiuso il cerchio con la Coppa dei Campioni anche se al primo anno siete subito arrivati in finale.
"E' stata la prima volta che abbiamo giocato la Coppa dei Campioni e siamo arrivati in finale. Già lì è stata una grande soddisfazione. Abbiamo perso contro il Barcellona un match equilibrato dove abbiamo avuto occasioni sia noi sia loro".

Quale è stata la parata più difficile?
“Quella più importante direi il rigore di Matthaus. Più difficile posso dirti anche quella contro il Parma, ma ce ne sono state altre. Diciamo che quella più importante è stata quella di San Siro contro l'Inter".

C'è stato un momento della stagione in cui vi siete resi conto che avreste sul serio vinto lo scudetto?
"Diciamo che la vittoria con la Roma. Noi arrivavamo dal pareggio interno contro il Cagliari e l'Inter era a -2. Noi vincemmo all'Olimpico con gol di Vierchowod abbiamo dato la mazzata perchè loro erano convinti che perdessimo e dopo non si sono più ripresi diciamo. Poi in più abbiamo vinto anche lo scontro diretto a San Siro".

Una vittoria firmata dal presidente Paolo Mantovani, dal ds Paolo Borea e mister Vujadin Boskov. Che ricordo ha di queste tre personalità importanti per la Sampdoria?
"Sono tre persone che hanno la storia della Sampdoria. Il presidente Mantovani, Vujadin come allenatore e Paolo Borea che ha messo una squadra perfetta. Erano tre persone molto importanti per la Samp ma anche per me. Li ringrazierò per sempre".

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