Inter, oggi Fabregas può dire sì: tra ottimismo, gioco delle parti e paradossi

È il giorno della verità, d’altronde l’Inter è già andata fuori tempo massimo, perché il post Inzaghi sarebbe dovuto essere cotto e mangiato. E invece ancora non c’è. Ma potrebbe arrivare nelle prossime ore: la missione londinese di Piero Ausilio porterà nella giornata di oggi a una risposta di Cesc Fabregas, che ieri sembrava aver chiuso in maniera netta la porta, almeno pubblicamente, all’Inter. E viceversa.
Ottimismo e gioco delle parti. Nel panel di un convegno, al fianco del suo presidente, il tecnico spagnolo non poteva usare parole molto differenti nei confronti del Como. Sotto sotto, però, vuole l’Inter come l’Inter vuole lui, e ha rifiutato tutti gli altri approcci proprio aspettando la grande occasione. Da qui deriva l’ottimismo nerazzurro, consapevole del gioco delle parti necessario in certe trattative. Compreso quello di chiedere (e forse ricevere forse no, le versioni sono contrastanti) l’autorizzazione per parlare con l’allenatore di un altro club, come se non fosse la prassi nel calciomercato.
E il paradosso? Che Fabregas voglia dire si, non vuol dire che riesca a liberarsi. È complicato per diversi aspetti, meno per la questione patentino che in ultima analisi si potrebbe risolvere anche iniziando il Mondiale con un altro allenatore: non proprio il massimo, anche per la FIFA, ma resta una competizione scomoda. Le quote da cedere già rappresentano un problema più spinoso, e poi c’è la potenza economica del Como: impareggiabile per la Serie A, anche se il progetto non è di spendere e spandere. Da qui sono partite alcune richieste del tecnico, che così facendo manda messaggi a entrambe le società lombarde. Il paradosso, se si vuole, è che ora è l’Inter a dover dire a Fabregas se gli garantirà quel progetto - in termini di durata del contratto e di risorse sul mercato - che chiede. E che, probabilmente, avrebbe potuto portare alla conferma di Simone Inzaghi, se gli fosse stato paventato prima. Se dovesse saltare, al momento i nomi sono sempre quelli: Patrick Vieira e Cristian Chivu. A seconda della campana, avanti uno o l’altro: la conferma che l’Inter pensi soprattutto a Fabregas.
