La Russa: "Su San Siro non è detta l'ultima parola. Sarà davvero necessario abbatterlo?"

Ignazio La Russa, presidente del Senato della Repubblica, parla della scelta di abbattere San Siro con rammarico in una intervista concessa a Repubblica: "La prima volta che ci sono andato ero bambino e non c’era il terzo anello. Mi fece la stessa impressione che fa sui bambini il primo albero di Natale, restai a bocca aperta. Milano è ricordata nel mondo per San Siro e per la Scala, il duomo ce l’hanno tutte le città. E questo spiega anche il dibattito di queste settimane".
Ora San Siro sarà abbattuto, “la città va avanti” dice Sala. E anche Inter e Milan sono felici. Perché recriminare ancora?
"Quando Moratti, che della vicenda si è occupata tardi e male, dice che sono contente Inter e Milan deve sapere che le società sono contente del nuovo stadio. Ma noi da sempre abbiamo sostenuto l’indispensabilità del nuovo stadio, non era su quello lo scontro ma sull’abbattimento di San Siro. Ho persino presentato un piano fatto da architetti sulla possibilità di costruire, anche accanto a San Siro, un altro stadio. Una possibilità che resta in piedi".
Resta in piedi?
"Una volta costruito il nuovo stadio, quando magari ci sarà una nuova giunta che possa garantire i giusti diritti acquisiti dalle società, sarà davvero necessario abbattere San Siro? Chi vivrà vedrà".
