Lecce, D'Aversa: "Corvino è stato chiaro su cosa manca. Miretti? Giocatore importante"

Roberto D'Aversa, allenatore del Lecce, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sportitalia: "Ci speravo, ma bravi i ragazzi a crederci dall'inizio. Sarebbe stato un peccato e assurdo perdere o pareggiarla, ma abbiamo tenuto il risultato in equilibrio anche di fronte alla Lazio passata in vantaggio e con giocatori che in campo aperto possono farti male".
Colpa della difesa della Lazio o meriti vostri?
"Sono stati bravi i ragazzi subentrati, l'allenatore può fare dei cambi e tentare di migliorare, ma a fare la differenza è la loro interpretazione. Gallo, Di Francesco, Burnete... Tutti entrati benissimo. Però è stato importante anche l'aiuto di chi giocava dall'inizio e di chi non è sceso in campo: se gli allenamenti sono intensi si vede nel giorno della partita".
Vuole una punta?
"Gabriel (Strefezza, ndr) può far bene in quel ruolo, anche se ha delle caratteristiche diverse. Lo scorso anno comunque è stato chi ha fatto più gol al Lecce, l'unica pecca è che non ha struttura. Ieri però abbiamo avuto la fortuna di far entrare un ragazzo di prospettiva come Burnete, che ha fatto bene. È più centravanti. Krstovic? Ha fatto tanti gol, anche se solo nel campionato slovacco. Il direttore (Corvino, ndr) è stato chiaro, ci manca solo un centrocampista. Se poi avremo opportunità, completerà la rosa".
Questi giovani sconosciuti però corrono.
"Quando hai una squadra giovane è un vantaggio, corsa e intensità non possono mancare. Speriamo che i giocatori di prospettiva che abbiamo diventino affermati".
Miretti le piacerebbe?
"Giocatore importante, ma sapete come opera il nostro direttore...".
E invece Gaetano del Napoli?
"Al mercato pensa il club e credo che l'idea sia di far crescere i propri giovani così poi da rivenderli. E ne abbiamo alcuni di grande prospettiva, come Berisha".
L'Hellas Verona sarà una vostra rivale per non retrocedere?
"La piazza è importante, ma parlare degli obiettivi di altri club non mi piace molto. Ragiono su casa nostra, il nostro obiettivo è di salvarsi. E io ho lavorato con Baroni: è un grande professionista, non voglio entrare nelle dinamiche di cosa possa essere successo qui. Ho un gruppo che lavora bene, mentalizzato sul lavoro e con voglia di migliorarsi. Per esperienza personale dico che il passato conta poco, è importante il presente. Sicuramente sarà un campionato più difficile quest'anno, quanto fatto lo scorso potrebbe anche non bastare".
Una parola sulla Sampdoria.
"Fa dispiacere che una società così importante e storica abbia attraversato certe difficoltà. Meritano qualcosa di diverso".
Cosa ha vissuto con la Lazio?
"Tutta la partita è stata un giro di emozioni, un pubblico come ieri era da un po' che non lo vedevo. Mancavo da un anno e mezzo, ho festeggiato come poche altre volte. Ci tenevamo molto a vincere la prima di campionato, cosa mai successa".
Ora Fiorentina e Salernitana.
"Ragioniamo su domenica, con la Fiorentina, che sarà difficile. A Marassi hanno giocato una bella partita...".
Si aspettava così i tifosi del Lecce?
"Conosco la loro passione, ricordo i derby col Gallipoli. E poi ho parlato molto con Miccoli, tifosissimo... Sin dal ritiro mi stanno stupendo".
