Bari, il prescelto per la panchina sembra D’Aversa. Ma c'è il nodo stipendio, e non solo: il punto

"Giuseppe Magalini e Valerio Di Cesare rimangono. Stiamo lavorando insieme. Mister Moreno Longo? Questa è una riunione importante che stiamo facendo su tutte le decisioni che dovremo prendere. Per ora non ho ancora deciso nulla": parola del presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, che sul finire della scorsa settimana si è così espresso in merito al futuro.

Che quasi certamente, però, non vedrà Moreno Longo in biancorosso, tanto che sono diversi i nomi che già si stanno facendo per il suo post, a cominciare da quello di Vincenzo Vivarini, che ha già vissuto un'esperienza a Bari, per arrivare poi ad Alberto Aquilani, nella passata stagione fermo dopo l'annata non eccelsa sulla panchina del Pisa; in mezzo, anche Fabio Gallo, fresco di promozione in Serie B con la Virtus Entella. Il nome più caldo, però rimane quello di Roberto D'Aversa, retrocesso in cadetteria con l'Empoli, ma nel mirino appunto del Bari.

Come si legge però sul Corriere del Mezzogiorno-Puglia, potrebbero esserci ostacoli per questo matrimonio, primo tra questi lo stipendio non proprio basso che percepisce il tecnico; non solo, anche le ambizioni personali potrebbero non collimare con quelle del club, visto che l'allenatore vorrebbe, in caso di mancata chiamata dalla Serie A, una piazza pronta a investire per puntare alla promozione. Forse, la presenza di Di Cesare, che con D'Aversa ha conquistato una doppia promozione dalla Serie C alla A con il Parma, potrebbe fare la differenza, ma la sensazione è che la strada sia in salita. A ogni modo, ci saranno a breve sviluppi.