Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Borozan: "Bravo Milan, una grande società si comporta così con Donnarumma"

TMW RADIO - Borozan: "Bravo Milan, una grande società si comporta così con Donnarumma"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
mercoledì 2 giugno 2021, 18:58Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Vlado Borozan intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00

Vlado Borozan, dirigente sportivo e operatore di mercato, ha parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, partendo dalla sua rivelazione per i playoff di Serie C: "Giacchetta è conosciuto in Italia, ma quello che è riuscito a fare quest'anno con l'AlbinoLeffe, squadra giovanissima e budget tra i più bassi della categoria, è qualcosa di straordinario. Sono arrivati in fondo alla competizione con le loro forze, contro corazzate".

Dell'Alessandria che ne pensa?
"Con Longo si sono stabilizzati e sono stati costanti, trovando organizzazione e cominciando ad esprimere i valori che hanno. Man mano hanno acquisito pure il giusto entusiasmo per arrivare in fondo e crederci. Meritano di giocarsela".

Come deve fare il Bari per risalire?
"Una missione quasi impossibile, non è che facendo una grande squadra si ha la certezza del risultato sportivo. Se le cose non vanno, poi, è un attimo perdere la serenità e senza di quella anche i giocatori più importanti perdono qualcosa. Arrivare in fondo è difficilissimo, quando sei nell'imbuto poi diventa tosta. Nessuno gioca per perdere e soldi da buttare non ce ne sono".

Ha la sensazione che le grandi squadre italiane e non solo si affidino troppo ai nomi?
"No, mi sembra un dato di fatto: sta tornando interesse e con esso investimenti, nel calcio italiano. Queste cose si fanno con l'intenzione di salire di livello e diventare più competitivi. La guida tecnica è la prima scelta ma implica un ulteriore investimento. Non credo che gli allenatori siano stati presi senza garanzie di un progetto, è il primo argomento di cui si parla. Vedo anche che molti club stanno puntando sulla politica dei giovani, di competenze non ne mancano: per me questo è l'inizio di un nuovo ciclo".

Della Superlega che ne pensa?
"Da questa vicenda è emersa la necessità dei grandi club di riuscire ad intercettare nuovi capitali e risorse, credo che si tenterà di arrivare comunque ad una soluzione politica, ad un qualche tipo di accordo. Spero che nei prossimi giorni possa arrivare la notizia di una soluzione che possa andare bene a tutti".

Dove cercare la sostenibilità?
"In maggiori investimenti strutturali, così si rende sostenibile l'intera struttura. I capitali esteri intravedono questa possibilità in Italia, infatti. Poi dico che sta cambiando la mentalità manageriale, ci sono nuove presenze come ad esempio Rivalta e Perderzoli a Parma, gente che viene da realtà internazionali e ha lavorato con progetti sì ricchi ma anche basati su gran livello di scouting e formazione. Prendere Ronaldo ha una sua valenza ma anche i suoi costi: fare un grande settore giovanile o la rete internazionale di scout, penso a Borussia e Salisburgo o Atalanta in Italia, molto meno. Non è che si scopre nulla, c'è l'esigenza di gestire i club come un'azienda, non ci sono più i padri padroni come Sensi che per mantenere la Roma si è venduto l'anima al diavolo".

Che ne pensa dell'addio di Donnarumma con il Milan?
"Che il Milan è diventato già una grande società, così si comportano quei club seri, che credono nel loro progetto e non si vogliono piegare di fronte a certe situazioni. Fossi stato Donnarumma avrei preso la situazione in mano da solo a un certo punto: ok essere gestito da uno dei procuratori più importanti al mondo, ma il Milan si aspettava un passo suo, un gesto che avrebbe potuto aiutare sia il club che Raiola. Secondo me alla fine hanno fatto bene".

Che si aspetta da De Zerbi allo Shakhtar?
"Lì trova una proprietà che non gli farà mancare nulla e gli darà lo spazio per esprimersi, andandogli a prendere giocatori di assoluto livello. Hanno pescato tante volte dal Brasile: con quel materiale può portare lo Shakhtar a competere con le big del calcio europeo".

Che farà Ivanovic?
"Non lo so, non ho più contatti con lui da tanto tempo. Però è un giocatore che ha fatto il suo, non so in che condizioni fisiche si trovi: è stato un grandissimo".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile