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Vlahovic raccoglie l’eredità di Dybala nel cuore dei tifosi e aspetta Chiesa per trascinare la Juve

Vlahovic raccoglie l’eredità di Dybala nel cuore dei tifosi e aspetta Chiesa per trascinare la JuveTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 20 maggio 2022, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

Le immagini dopo la partita di lunedì, quella dell’addio alla Juventus di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala, raffiguranti il fantasista argentino e Dusan Vlahovic seduti sul prato dell’Allianz Stadium sono state tra quelle più simboliche di tutta serata. Vuoi per il rapporto tra i due che si stava tramutando rapidamente in un feeling sul rettangolo verde sempre più stretto, vuoi per un passaggio di consegne come nuovo protagonista nel cuore dei tifosi della Juventus. Ieri il centravanti classe 2000 presente alla presentazione del libro “Vlahovic, non finisce qui” al Salone del Libro di Torino dove ha parlato dei primi mesi in bianconero, della stima per l'ambiente e anche di quanto il recente passato l'abbia aiutato a diventare ciò che è ora.

L’eredità di Dybala da raccogliere e l’attesa per ritrovare Chiesa come partner.
Dovrà raccogliere il peso che Paulo Dybala (che non ci sarà a Firenze, terminando così la sua avventura in bianconero con le lacrime di lunedì) ha nel cuore dei tifosi della Juventus. Basterà incantare sul rettangolo verde, che anche in questo caso è giudice supremo: facendo gol, decidendo le partite, regalando trofei e trascinando la squadra verso lidi migliori rispetto a quelli dell’ultima stagione. A prendere il posto di Dybala nella coppia da sogno a tinte bianconere sarà Federico Chiesa, che il serbo conosce già dai tempi di Firenze e che è attesa al ritorno in campo dopo l’infortunio al ginocchio nei primi mesi della prossima stagione. “Con Chiesa, - ha raccontato Vlahovic al Salone del Libro di Torino, - abbiamo condiviso tre anni alla Fiorentina, fortunatamente siamo di nuovo insieme. Si è infortunato quando sono arrivato, spero torni il prima possibile. È stato un piacere vederlo, speriamo di ritrovare la nostra intesa sul campo che è rimasta a Firenze. Non vedo l'ora di giocare con lui, per scendere in campo, lottare e vincere insieme”. Chiesa più Vlahovic, sulla carta perfetti per far impallidire le retroguardie avversarie e provare a far dimenticare Dybala ai tifosi.

Sabato ancora una volta la Fiorentina: ma la titolarità è in dubbio.
Era il 28 gennaio quando la Juventus comunicava l’ufficialità del trasferimento dalla Fiorentina di Dusan Vlahovic. Sabato sera il classe 2000 tornerà per la seconda volta al Franchi da avversario sfidando per la terza volta la sua ex squadra nei suoi primi 113 giorni da punto di riferimento offensivo dei bianconeri. Potrebbe però non partire dall’inizio, con la gestione della diffida in vista dell'avvio della prossima stagione. Firenze che gli ha dato tanto, come città e con persone che hanno cambiato la sua vita e la sua carriera. Uno su tutti Cesare Prandelli, del quale ha parlato nell’evento al Salone del Libro: “Mi emoziona sempre, mio padre non avrebbe fatto ciò che ha fatto lui per me. Mi diceva: guarda al posto suo non avrei fatto questo. Lo ringrazio tanto, ci sentiamo spesso. Lui è stato quello di cui avevo bisogno: mi ha spinto avanti, mi ha supportato. Lo ringrazierò per tutta la vita, per lui ci sono e ci sarò sempre. Finora è l'uomo sportivo più importante della mia vita, è uno vero”. Pensa al futuro Vlahovic, ma senza dimenticare quanto importante sia stato il passato.

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