Sampdoria, rebus Coda: è in uscita, ma l'elevato ingaggio è un ostacolo per tutti i club di B

Il mercato in casa Sampdoria resta fermo, sia in entrata che in uscita. La squadra, da ieri in ritiro a Ponte di Legno agli ordini del nuovo tecnico Massimo Donati, lavora con quello che ha. Qualcosa potrebbe muoversi solo a fine agosto, ma intanto l’ossatura resta quella della scorsa stagione.
In campo si vede regolarmente Massimo Coda, uno dei giocatori più chiacchierati del momento. L’attaccante campano, però, rappresenta un lusso per molti club di Serie B: il suo ingaggio da 800 mila euro annui è fuori portata per le pretendenti, dal Pescara in giù. E lo è, almeno sulla carta, anche per la stessa Sampdoria, che dopo aver ricevuto un'iniezione da 25 milioni dall’investitore di Singapore Tey, punta a ridurre drasticamente il monte ingaggi.
Eppure, proprio Coda potrebbe rientrare nei piani di Donati. Nonostante i quasi 37 anni e una stagione in calo, il bomber di lungo corso ha chiuso in bellezza con il gol del vantaggio nel playout di ritorno a Salerno, contribuendo alla salvezza. La Samp non intende svenderlo né contribuire al pagamento dello stipendio: per ora resta, e resta centrale. Altro nome caldo è quello di Gennaro Tutino, anche lui al centro di diverse voci. L'ex Cosenza ha ancora tre anni di contratto e un ingaggio da circa un milione. L’Avellino è la squadra più interessata, ma l’attaccante classe ’96 è ancora alle prese con i postumi dell’intervento alla caviglia: a Ponte di Legno si allena a parte.
Due profili diversi per età, motivazioni e prospettive, ma entrambi potrebbero lasciare Genova. La sensazione è che almeno uno dei due partirà, forse entrambi. Ma per ora, e forse ancora a lungo, Donati dovrà fare affidamento anche su di loro. Lo riporta Tuttosport.
