Sassuolo, l'anno che verrÀ: umiltà e ambizione possono convivere?

Umiltà e ambizione possono convivere? Lo spera il Sassuolo che si affaccia nuovamente alla Serie A. I neroverdi hanno dominato in Serie B e sono ritornati in Paradiso dopo un solo anno di Purgatorio e sono pronti a scrivere una nuova pagina della loro storia. Dopo gli 11 anni consecutivi e la retrocessione dello scorso anno, il Sasol è pronto a tornare tra i grandi per mettere i bastoni tra le ruote alle grandi. La lezione dell'anno scorso però deve servire e Palmieri, ds neroverde, ha già lanciato il nuovo corso: piedi per terra! Un pizzico di umiltà nell'ambiente non guasta perché ci sarà da lottare e bisognerà innanzitutto lottare per salvarsi e mantenere la categoria.

Sognare ma con i piedi per terra
Il Sassuolo non era abituato a tutto questo e forse lo ha pagato nell'anno della retrocessione. Ora la testa per i neroverdi dovrà essrere diversa. I neroverdi dovranno settare il loro stato da "Europa" a "salvezza", sporcandosi le mani, lottando con le unghie e con i denti contro le big ma soprattutto con le pari livello, le cosiddette piccole. Umiltà appunto. E ambizione. Perché poi il Sassuolo ha sempre voglia di stupire e ha abituato tutti bene in questi anni.

Uno sguardo al bilancio e ai giovani
Dal settore giovanile trasformato dallo stesso Palmieri e divenuto punto di riferimento per molti con tantissimi calciatori che hanno fatto tutta la trafila e sono diventati professionisti e hanno vinto lo Scudetto Primavera alla prima squadra che dovrà dare un occhio a questi giovani - come ha già fatto negli anni precedenti e nel corso dell'ultima annata - senza dimenticare quel bilancio in rosso dopo la retrocessione perché il paracadute non basta e ci sono ancora troppe differenze tra la Serie A e la Serie B. Ci sarà tempo per i tormentoni di mercato e per tutto il resto. Il Sassuolo è tornato e ha voglia di stupire. Ma senza montarsi troppo la testa!