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Como in B, il chief scout Bruccoleri: "Un'impresa sudata, anche col mercato"

ESCLUSIVA TMW - Como in B, il chief scout Bruccoleri: "Un'impresa sudata, anche col mercato"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 27 aprile 2021, 16:49Serie C
di Marco Conterio

Christian Bruccoleri ha trent'anni ed è la giovane mente dello scouting del Como. I lariani hanno conquistato uno storico ritorno in Serie B, fatto di fatica, speranza, sudore e lavoro. Il chief scout del club si racconta a trecentosessanta gradi, tra strategie, conquiste e percorso fatto in esclusiva a Tuttomercatoweb.com.

La prima è anche la più scontata. Quanto è felice?
"Tanto. Tanto perché questa promozione è stata sudata. Ci sono state tante difficoltà: c'è stato il cambio del mister, eravamo partiti con un impianto tattico e con delle idee e poi abbiamo virato. E durante il cambio in panchina, abbiamo avuto tanti casi di Covid. Sette partite da recuperare in tre settimane, poi tanti infortuni, uno dopo l'altro... Programmare è stata dura. Ma mister Gattuso e il suo staff sono stati eccezionali".
Loro e la vostra squadra
"I ragazzi hanno tirato fuori gli attributi. Hanno imparato a vincere e son stati dei vincenti: tutti sono stati grandi".
Lei è un giovanissimo capo scout e opera in Serie C. Quanto è dura?
"Non mi nascondo. E' dura: il mercato è limitato, ma siamo stati bravi a farlo anche all'estero. L'ad Dennis Wise, una leggenda del calcio inglese, ci ha supportati e lo stesso vale per il collaboratore Wesley Awad: è stato fondamentale. Ripeto, in C non è facile: tanti dall'estero in C non vogliono venire. I Primavera bravi fanno fatica a fare il passo, dalla B non si vuol andare in C... Così abbiamo puntato sulla motivazione dei giocatori. Un gruppo omogeneo, con esperienza. E' stato un lavoro di ricerca intenso ma... Ci siamo riusciti".
Ora la B.
"Si apre un mondo: ci sono più soluzioni, no? Adesso ci siamo mossi chiaramente molto in Italia, tra Arrigoni, Bertoncini, Terrani e non solo. Poi abbiamo operato in B olandese: è un mercato dove tanti andavano in scadenza e c'erano possibilità. I salari erano proponibili e il livello fisico è buono: giocatori da transizione, di gamba, si sono adattati bene. Dkidak, Daniels e non solo, ci hanno aiutati per questa promozione".
La presenza di Wise, il suo network, un plus.
"Dennis ci ha aperto i contatti con QPR e Watford, possono essere delle soluzioni anche per la prossima stagione così come rapporti con altre big inglesi. Vedremo, adesso è il tempo di festeggiare ma c'è una certezza. Il blocco solido ci ha dato tanto, i ragazzi che hanno retto l'ossatura della squadra e ci accompagnerà anche in B".
Squadra, staff tecnico e dirigenziale, un gruppo omogeneo.
"Inevitabile: il direttore, Carlarberto Ludi, a cui devo tantissimo, ha fatto un grande lavoro: con Zebi, a Novara, ci aveva visto lungo... E poi abbiamo un segretario generale, Michelangelo Vitali, che è un 'campione': è preparato su tutto, non ho mai trovato un professionista così nel ruolo".
Parliamo di futuro?
"Sì. Siamo felicissimi a Como. Wise ha affidato a Ludi la responsabilità del lavoro: controlla, gestisce, ma sul territorio ha una fiducia completa nel direttore e in noi. Ci siamo creati da soli, personalmente non ho un cv da calciatore ma ha creduto nelle nostre qualità, nella nostra fame. E ha pagato".

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